martedì,Aprile 30 2024

Museo, tutto pronto per l’inaugurazione della mostra dei reperti restaurati dopo l’alluvione del 2018

L’esposizione sarà curata dal direttore Carmelo Malacrino e da Barbara Fazzari, funzionario responsabile del laboratorio di restauro

Museo, tutto pronto per l’inaugurazione della mostra dei reperti restaurati dopo l’alluvione del 2018

Domani taglio del nastro per una nuova mostra al Museo
In vetrina i reperti restaurati dopo l’alluvione dell’agosto 2018
“Oltre l’emergenza. Attività e restauri dopo l’alluvione del 2018” è il titolo della nuova grande mostra che sarà inaugurata venerdì 22 luglio alle 17.30 al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. L’esposizione sarà curata dal direttore Carmelo Malacrino e da Barbara Fazzari, funzionario responsabile del laboratorio di restauro del MArRC.


«Il Museo non è soltanto Bronzi di Riace. È un organismo complesso – – sottolinea il direttore Malacrino – nel quale si intrecciano tante attività e competenze. E che a volte vive momenti drammatici. Il 22 agosto di quattro anni fa un evento meteorologico eccezionale ha interessato l’intera città di Reggio. Un’ingente e imprevedibile quantità di pioggia, caduta in poche ore, ha allagato strade e piazze, infiltrandosi nei locali del Museo attraverso alcune aperture di aerazione collocate su piazza De Nava. La violenza fu tale che, in poco tempo, i piani interrati, tra cui alcuni depositi, si allagarono, con danni anche alle strutture murarie. Ma il Museo non si è lasciato andare. Tutti – prosegue Malacrino – ci siamo rimboccati le maniche per reagire rapidamente, ripristinando gli spazi e
dando inizio a un’attività conservativa senza precedenti. Sotto le mani esperte dei restauratori del MArRC, i reperti prima sono stati messi in sicurezza e poi restaurati. La mostra che inaugureremo domani racconterà questa storia, con l’esposizione di alcuni delle migliaia di reperti restaurati, mai esposti prima. Facendo squadra, il MArRC è riuscito ad andare “oltre l’emergenza” – conclude il direttore –, trasformando un evento calamitoso in una straordinaria opportunità di conservazione, riordino e valorizzazione delle collezioni archeologiche».


Saranno esposti oltre cento reperti provenienti da vari contesti archeologici della Calabria: da Cassano allo Ionio alle necropoli protostoriche di Torre Galli e Canale Ianchina, da Castellace a Locri e Reggio Calabria.

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