venerdì,Aprile 26 2024

“Reggio Fest” prosegue con lo spettacolo “Elegia per la principessa barbara”

Dopo il successo dell’iniziativa all’Università “Mediterranea”, con la performance “Dike”,
il progetto si sposta al teatro Zanotti Bianco

“Reggio Fest” prosegue con lo spettacolo “Elegia per la principessa barbara”

Un incontro tra arte e diritto, che ha coinvolto studenti, docenti e artisti, in uno scambio, un confronto culturale di alto livello: il progetto “Altri luoghi”, proposto dalla Compagnia teatrale “Scena Nuda” nell’ambito di “Reggio Fest” (iniziativa promossa dal Comune di Reggio Calabria, su fondi Mic), ha fatto tappa ieri pomeriggio all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con un momento culturale e di approfondimento attorno alla performance “Dike”. In scena, nell’Aula Magna “Ludovico Quaroni”, Teresa Timpano e Francesca Ciocchetti, anche autrici e registe di un viaggio che, attraverso le voci delle figure femminili della tragedia greca, ha puntato l’attenzione sul tema della violenza di genere, sulla condizione e i diritti delle donne: le parole di Medea, Ecuba, Antigone, Elettra, Lisistrata, sono risuonate con forza e intensità, con la loro universalità, fondendosi armonicamente con le musiche eseguite dal vivo da Alessandro Calcaramo, Simone Latella e Gino Mattiani. Uno spettacolo che ha attratto la giovane platea della “Mediterranea”, letteralmente rapita dalla profondità di argomenti, emersa grazie alle interpretazioni di Teresa Timpano e Francesca Ciocchetti. Un incontro naturale, dunque, tra arte e temi che riguardano il diritto, la giustizia, la criminologia: e proprio su questi punti, al termine della performance, si è incentrato il dialogo tra le attrici-autrici, i docenti e gli studenti. Molto interessanti, in particolare, gli interventi della Professoressa Patrizia Morello, docente di criminologia, che si è soffermata, con una coinvolgente “lectio”, proprio sul rapporto tra criminologia e tragedia greca, in particolare sulla figura di Medea, e della Dottoressa Francesca Chirico, Coordinatrice ADRMedLab e responsabile Ismed, che ha posto l’attenzione sull’aspetto legato alla mediazione.

Un approfondimento, uno scambio di prospettive e di spunti, che ha dato modo di sottolineare come, appunto, l’incontro tra argomenti, arti e materie possa arricchire la conoscenza, ma anche la crescita personale. Aspetti evidenziati, introducendo l’iniziativa, anche dal Rettore Giuseppe Zimbalatti, che ha rimarcato “il dovere di costituire un presidio dove si possa costruire cultura”, e dalla Professoressa Angela Busacca che, spiegando come questo momento si inserisca nella terza missione del DiGIES – Dipartimento Giurisprudenza Economia e Scienze Umane, ha auspicato che questo incontro rappresenti il primo passo affinchè il teatro e le arti possano entrare sempre più all’interno del mondo universitario. Le ha fatto eco il Direttore del DiGIES, Daniele Cananzi, sottolineando la vicinanza tra arte e professioni legate al diritto, ricche di passione e profondità. Eventi come questo, ha aggiunto, “sono fondamentali, poichè l’università non è solo il luogo delle lezioni e degli esami, ma il luogo dove si cresce insieme”.

Una tappa importante, dunque, per “Altri luoghi” – “Reggio Fest”, che prosegue il suo cammino con un nuovo appuntamento: dopo il successo delle rappresentazioni di Portigliola e di Palmi, arriva finalmente a Reggio Calabria “Elegia per la principessa barbara. A proposito di Medea”. La nuova produzione di “Scena Nuda” sarà proposta  oggi, 29 ottobre, al Teatro Zanotti Bianco, alle ore 18.  La figura di Medea viene approfondita attraverso l’evoluzione e lo sviluppo del personaggio nel tempo e nelle diverse versioni letterarie, da Euripide, a Seneca, a Grillparzer, con l’elaborazione drammaturgica e lo sguardo registico di due fra i più importanti nomi del panorama teatrale italiano, Elena Bucci e Marco Sgrosso.

Di rilievo anche il cast, che vede, nel ruolo di Medea, Francesca Ciocchetti, Filippo Gessi in quello di Giasone, Teresa Timpano, in quello della nutrice, Alfonso Paola (Creonte/Messaggero), Miryam Chilà e Francesca Pica (coro di donne corinzie). Lospettacolo si avvarrà, anche in questo caso, della musica dal vivo eseguita da Alessandro Calcaramo e della voce di Caterina Verduci: musica che avrà uno ruolo centrale, costituendo un linguaggio che si integra, si modula insieme alle parole degli attori.

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