Bovalino, alla scoperta del cielo stellato con gli esperti del planetario di Reggio Calabria

di Tonino Raco – Una serata a testa in sù, per godere della magia unica del cielo stellato. Incanta grandi e piccini l’incontro conoscitivo sui temi astronomici, nella nuova Piazza Canceglia di Bovalino, in compagnia degli esperti Marco Romeo e Bruno Monteleone, collaboratori del Planetario Pythagoras di Reggio Calabria. Un’iniziativa promossa dal Comune di Bovalino per avvicinare i giovani ad una materia tanto affascinante quanto, spesso, poco attenzionata. 

«Volevamo regalare ai tanti giovani del territorio un’esperienza nuova – ha spiegato Cinzia Cataldo, vicesindaco di Bovalino – cercando di alimentare la loro curiosità e ci tenevamo a farlo in questa piazza da poco riqualificata in modo da far vivere i luoghi di Bovalino da questi ragazzi, il nostro futuro».  

Dopo alcune nozioni preliminari introdotte dal prof. Marco Romeo e recepite con attenzione dai tanti curiosi, la serata è cominciata con lo spettacolare passaggio, visibile ad occhio nudo, della Stazione Spaziale Internazionale di cui l’italiana Samantha Cristoforetti è da pochi mesi la nuova comandante. Dopodiché occhi, o meglio, telescopio puntato sui pianeti più luminosi, Giove, Saturno, Marte (da giorni alla sua distanza minima dalla Terra) e sulla Luna, in fase di plenilunio.

«Questa è sicuramente un bella opportunità – ha commentato Marco Romeo, professore di fisica e matematica oltre che collaboratore del Planetario Pythagoras – solitamente sfruttiamo le serate estive che sono più propizie per questo tipo di osservazioni, ma ben venga che siano incoraggiate anche nel periodo scolastico, così da far conoscere ai giovani l’astronomia, una delle scienze più antiche che, tra l’altro, ha tantissimi collegamenti con le varie discipline che si studiano a scuola, penso alla divina commedia e a tante opere letterarie. Mi auguro che i giovani possano ancora oggi rimanere affascinati da un cielo stellato; purtroppo l’inquinamento luminoso compromette sempre di più la vista del firmamento e, ahimè, spesso i ragazzi anziché volgere lo sguardo al cielo tendono ad abbassarlo su un display, perdendo così il contatto con la realtà».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google