Reggio, al via la due giorni finale della Biennale dello Stretto

È iniziata oggi pomeriggio una due giorni intensa al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria che conclude “La Biennale dello Stretto”.

La manifestazione, curata dall’ordine degli Architetti della Città di Reggio Calabria, scandita da talk con accademici, architetti, istituzioni e personaggi della cultura, concentra sui temi principali della Biennale con un anticipo dell’edizione che si svolgerà nel 2024.


Domani la conclusione, nella meravigliosa cornice dello Stretto sulla terrazza del museo dove è stato presentato il progetto “Mediterranei Invisibili” a cura di Alfonso Femia e Francesca Moraci.

Un ponte culturale

Tutte le istituzioni territoriali hanno partecipato confermando lo spirito di collaborazione necessario per creare il ponte culturale tra Reggio e Messina.

Hanno partecipato, non tutti in presenza, Carmelo Malacrino, direttore Museo Archeologico Reggio Calabria, Alfonso Femia e Francesca Moraci, curatori La Biennale dello Stretto, Carmelo Versace sindaco Città Metropolitana Reggio Calabria, Ilario Tassone, presidente Ordine Architetti Reggio Calabria, Pino Falzea, presidente Ordine Architetti Messina.

Gli esperti si sono confrontati sui temi della rigenerazione territoriale (in un altro modo) e nuove geografie. Ne hanno discusso Rosario Pavia, professore Università di Pescara, Adriano Giannola, presidente Svimez, Francesca Moraci, professoressa Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Pavone, dirigente Regione Calabria, Ninni Tramontana, presidente Camera Commercio Reggio Calabria, moderati da Paola Bottero.

Poi anche il tema dei paesaggi sopra e sotto l’acqua che sarà approfondito domani, sempre al museo di Reggio Calabria.


Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha preso parte alla nuova tappa della Biennale dello Stretto, l’evento che ha fatto registrare numeri da record in termini di presenze. L’inquilino di Palazzo Alvaro ha offerto il proprio contributo in una due giorni che segna «la sintesi efficace – ha detto – di una bellissima esperienza che è soltanto all’inizio».

Idee che fluttuano tra le due sponde


Ha preso parte alla manifestazione anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, (collegato in videoconferenza), sottolineando il valore della Biennale dello Stretto quale «ponte di idee, di visioni, di cultura e di politica fra le due sponde, integrativa e complementare alla Biennale di Venezia».

Un investimento importante

Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ha ribadito il proprio «massimo impegno affinché il Parlamento possa prendere coscienza dell’importanza della Biennale dello Stretto sostenendo l’emendamento in Finanziaria che la Città Metropolitana ha presentato in favore di un evento unico e punto di riferimento nel Mediterraneo.

La strada intrapresa e che stiamo portando avanti insieme – ha detto Versace – è la più giusta per il territorio. Quello che mi aspetto, adesso, è che le istituzioni locali stiano concretamente ed efficacemente dentro questo progetto.

Secondo l’inquilino di Palazzo Alvaro, infatti, «è necessario che ognuno faccia un pezzetto del percorso assumendosi la responsabilità di affrontare, con consapevolezza e partecipazione. I prossimi due anni che richiederanno una forte dedizione anche da parte di Regione Sicilia, Regione Calabria e Città Metropolitana di Messina.

La Città Metropolitana di Reggio Calabria – ha concluso Carmelo Versace – ha investito molto nella Biennale dello Stretto perché ne riconosce i programmi ambiziosi capaci di rappresentare un ruolo chiave per la crescita e lo sviluppo dell’intera area metropolitana dello Stretto».

Mediterranei invisibili

La Biennale della Stretto nasce dal progetto di ricerca Mediterranei Invisibili, ideato e sviluppato da Alfonso Femia con 500×100 società benefit.

Si tratta di un programma permanente di analisi e indagine del territorio mediterraneo, sviluppato dal 2018 a oggi che si svolge attraverso viaggi ed esplorazioni, interviste con persone autorevoli di estrazione accademica, professionale, della Pubblica Amministrazione e attraverso approfondimenti progettuali.


L’evento ha registrato fino ad oggi 5 mila presenze nelle prime 5 giornate inaugurali e mille persone all’esposizione al Forte Batteria Siacci per ogni apertura settimanale (giovedì mattina, sabato e domenica).

Diffuso nelle sedi del Museo Archeologico di Reggio Calabria e del Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, della Fondazione Horcynus Orca, oltre che nella sede espositiva di Campo Calabro, ha generato e sta generando sul territorio reazioni unanimemente positive.

Il portato sull’intera area euro-mediterranea ne sostanzia la finalità culturale inclusiva per tutti gli aspetti di arte architettura, geopolitica,
letteratura e dell’area socioeconomica.

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