A Roma la mostra “Presagi” del compianto artista di Rosarno Adriano Fida

È stata inaugurata mercoledì 21, nello Spazio Field di palazzo Brancaccio a Roma, la mostra “Presagi”, dedicata al compianto artista di Rosarno Adriano Fida, scomparso prematuramente all’età di 44 anni, lo scorso 1° ottobre.

Curata da Marco Dionisi Carducci, la mostra resterà aperta fino al 31 marzo 2023. Il vernissage ha visto la presentazione critica di Ferdinando Creta, critico d’arte e direttore del museo Arcos di Benevento, cui è seguito il concerto dell’Accademia Filarmonica Europea. La mostra, dove è possibile ammirare oltre 40 opere, permette di apprezzare l’intero percorso pittorico dell’artista medmeo, dal ciclo delle nature morte a quello mitologico, fino alle opere più recenti, intime, mature, dai forti connotati simbolici. 

Una stagione pittorica, quest’ultima, sofferta per via della malattia che non gli ha lasciato scampo, ma proficua, a conclusione di un viaggio onirico che è oggi un testamento artistico di assoluto livello e su cui Vittorio Sgarbi ha voluto incentrare il suo ricordo di Adriano Fida sulle pagine del Corriere della sera. «Ha consumato la sua vita mortale Adriano Fida – ha scritto il sottosegretario alla Cultura – ma ha lasciato un’opera vasta e compiuta, in un percorso che oggi si può definire iniziatico. Sapeva di avere poco tempo e ha voluto strappare alla morte una quantità di illuminazioni che oggi dovremmo interpretare.

Ora questi dipinti visionari continuano a vivere senza di lui, e indicano un percorso definito, chiuso, di cui soltanto Fida poteva essere consapevole, stabilendo cosa voleva dirci e cosa ci ha detto. Oggi, senza di lui, possiamo capirli meglio. Ci ha raccontato quello che avrebbe visto, che sta vedendo, lasciando memoria dall’aldilà. Adesso ci appare chiaro che tutta la sua opera è stata un presagio». 

L’esposizione è aperta al pubblico, con ingresso libero, dal martedì al sabato, dalle 11 alle 19. Le opere esposte sono state messe a disposizione dal papà Rocco e dal fratello Pasquale oltre che da diversi collezionisti privati e sono accompagnate dalle tracce musicali degli Oblomov e dai video di Flavio Sciolè. 

Chi era Adriano Fida

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria – dove maturò la personale ricerca artistica nata attraverso lo studio dei grandi maestri del passato – Adriano Fida, conosciuto come il pittore del Mito, ha affinato a Torino la sua cifra stilistica con la tecnica dell’affresco, sotto la guida del maestro Silvano Gilardi (Abacuc). Dal 2010 si era trasferito a Roma, per avere la possibilità di stare a contatto con le personalità artistiche, i galleristi e i curatori d’arte con cui collaborava da tempo a distanza. 

Le sue opere

Nelle sue opere emerge il fortissimo legame con la terra natìa e la sua cultura di derivazione ellenistica, mettendo al centro del processo creativo l’uomo e la sua storia, in piena simbiosi con la natura e il divino. Dalla natura morta, allegoria della madre terra e dell’uomo legato al ciclo vitale del frutto, al ritratto, in cui racconta la storia delle icone del Novecento rivisitate in chiave moderna; fino al mito, la cui reinterpretazione è incentrata sull’elevazione dell’uomo comune rappresentato sulla tela con sembianze divine.

Le tematiche descritte, lungo cui si snoda la produzione di Adriano Fida, presentano più di un denominatore comune, sia dal punto di vista allegorico, sia da quello tecnico. È qui che l’artista, forte di un invidiabile bagaglio culturale incentrato anche sull’arte dell’affresco, mette in pratica gli studi accademici che affondano le proprie radici nella pittura Fiamminga e Caravaggesca, sino ad arrivare all’arte moderna. Partendo dalla base classica, però, egli non si distacca dalla pittura moderna, approdandovi anzi grazie al forte rapporto che lo lega alla materia, mediante la quale racchiude, dal punto di vista iconografico, le anatomie presenti nella tela.

Le esposizioni

Nel corso della sua carriera artistica, Fida ha esposto a Roma, alla Galleria l’Agostiniana di piazza del Popolo e al Macro; a Napoli al Maschio Angioino; a Firenze nel Palazzo Medici Riccardi, a Milano all’Affordable Art Fair. Da giugno a ottobre 2015 venne selezionato da Vittorio Sgarbi per la mostra Expo Arte Italiana, nell’ambito di Expo Milano 2015, vincendo il primo premio nella sezione pittura e nello stesso anno fu ospite della “Biennale internazionale della Calabria”. Nel 2016 ha esposto a Palazzo Flangini a Venezia, con la mostra personale “Mythomorphosis”.

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