lunedì,Aprile 29 2024

Franco Reitano, il ricordo vivo del musicista a 11 anni dalla scomparsa

Fratello più grande di Mino, suo manager, compositore e paroliere dei grandi cantanti. Ad Agrate Brianza l'auditorium di una scuola porta ora il suo nome

Franco Reitano, il ricordo vivo del musicista a 11 anni dalla scomparsa

L’auditorium dell’istituto comprensivo “Enzo Bontempi”, di Agrate Brianza, porta il nome del musicista, compositore, ed ex docente di musica presso la scuola, Franco Reitano. Si è spento ormai 11 anni fa, dopo un brutto male, il fratello più grande di Mino, suo manager, compositore e paroliere dei grandi cantanti, ma anche amato insegnante. Con lui, docente a scuola, generazioni di giovani agratesi hanno imparato ad amare la musica e ne conservano un ricordo prezioso.

Franco Reitano, i successi

Paroliere, musicista, compositore, la sua storia è lunga e articolata e contraddistinta sempre dalla passione per la musica. Col fratello Mino, Franco Reitano ha contribuito come compositore – per oltre cinquant’anni – a scrivere parte della storia della musica popolare italiana, componendo canzoni indimenticabili come “Una ragione di più”, interpretata, tra gli altri, da Ornella Vanoni e Giusy Ferreri. Altre canzoni sono state cavalli di battaglia di artisti come Claudio Villa, Paolo Mengoli, Mina, I Camaleonti, Silvye Vartan. Un successo che arriva da lontano nel 1968 col fratello Mino che canta “Avevo un cuore (che ti amava tanto” e “Una chitarra, cento illusioni”. Nel 1970 la conferma con “L’uomo e la valigia” – Franco Reitano ha partecipato come compositore-autore ben 6 volte nella finale del Festival di Sanremo. Come Arrangiatore e direttore d’Orchestra, ha diretto varie formazioni in numerosi manifestazioni,  al 1990 al 2012 è stato il fondatore, direttore, arrangiatore, maestro dell’International Show Orchestra Scacco Matto, in cui suonavano i figli (Angela, Rocco, Enzo, Mino, tutti polistrumentisti). In sua memoria, la moglie Domenica e i figli Angela, Rocco, Enzo e Mino hanno ideato il “Premio Franco Reitano”, per dare modo a musicisti e cantautori italiani di emergere.

Franco Reitano e la musica

Una cultura musicale immensa, una ricchezza interiore poco comune. Franco Reitano, che la Reggio degli anni Sessanta aveva lasciato, conosceva, sorprendentemente, tutti gli aneddoti di quei momenti della città, vissuti nella sua giovinezza. Aneddoti che trasmetteva con dovizia di particolari, come l’ultima volta, prima della malattia, improvvisando con gli amici di gioventù, una jam session al Museo dello strumento musicale.

Tornano a galla i racconti musicali della giovinezza: “Fata Morgana” si chiamava il complesso dei giovanissimi fratelli Reitano. Ed proprio Franco che, alla morte della sorella Gianna, chiede a Mino di cantare nel gruppo. Mino aveva una spontaneità, a volte, così forte da dover essere “arginata”, ed a questo serviva anche la severa (a tratti) presenza di Franco. «Ho dedicato la mia vita alla musica» aveva raccontato.

Franco Reitano e Mino

Franco, anche lontano da casa, non ha mai dimenticato le sue origini, ha portato nel cuore la Calabria”. Dei fratelli lui era l’ideatore, “colui che dava la spinta” e Mino sotto la sua ala. Alla nascita del personaggio “Mino”, Franco è stato il suo amministratore, il manager, il suo autore, il suo consigliere dal punto di vista legale, il compagno di viaggio negli anni dell’emigrazione in Germania, nei momenti successivi del ritorno, nel successo, sempre vicino, angelo custode di Mino (per cui ha scritto la totalità del repertorio) per trent’anni”. Poi la figura fraterna di Franco viene “messa da parte” negli ultimi quindici anni. Franco può allora, un po’ a malincuore, ma in un certo senso più liberamente, dedicarsi ai suoi ambiziosi progetti musicali. Musicista, compositore inarrestabile, Franco Reitano con la forza della sua creatività ha dato un contributo essenziale alla crescita della canzone italiana.

top