Otello Profazio: quando suonò in Rai con Gaber e Jannacci

Indimenticabili le sue reinterpretazioni in dialetto, le sue “Profaziate” e la sua “Qua si campa d’aria” che vinse il disco d’oro per aver venduto più di un milione di copie. Ma la carriera di Otello Profazio, principe dei cantastorie calabrese, scomparso oggi all’età di 87 anni, vanta altri episodi di indubbio successo, come quando cantò e suonò in Rai.


Era il 1964 e nella trasmissione ‘Questo e quello’, condotta da Giorgio Gaber, un giovanissimo Otello intona insieme a Enzo Jannacci, Silverio Pisu, Lino Toffolo e lo stesso Gaber una memorabile interpretazione di “Addio Lugano bella”.

Addio Lugano bella, il canto anarchico di Gori


La canzone fu scritta dall’anarchico Pietro Gori nel 1895 dopo aver scontato il carcere ed essere stato espulso dalla Svizzera.
Il canto divenne estremamente popolare negli anni successivi anche tra i partigiani che lo convertirono in un inno alla patria e alla nazione.

La versione di Profazio, Jannacci, Pisu Toffolo e Gaber


La versione cantata da Profazio e gli altri nel programma di Gaber è la più apprezzata e conosciuta.
All’epoca si cantava live, con l’accompagnamento di una chitarra, senza trucchi, né playback.
E la voce limpida e melodica del cantastorie calabrese, seduto a fianco a Gaber, spicca tra gli altri, sia nel ritornello che nell’assolo, che chiude con un “addio cari compagni”.
Lo stesso addio che oggi Otello Profazio dà alla propria terra.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google