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Cittanova, presentazione del libro “A un tiro di Schioppo”

Elisabetta Giovinazzo e Teresa Sorace, leggeranno alcuni brani tratti dal libro

Cittanova, presentazione del libro “A un tiro di Schioppo”

Su iniziativa dell’Associazione Culturale “Cittanuova”, giovedì 10 agosto alle 18.30 a Cittanova in Via San Pasquale (Largo Schioppo), sarà presentato il libro di Francesco Adornato, “A un tiro di Schioppo”, con la prefazione di Annarosa Macrì.
All’iniziativa, presieduta da Clelia Bruzzì, Presidente dell’Associazione Cittanuova, parteciperanno, oltre all’autore del libro Francesco Adornato, Annarosa Macrì, giornalista e scrittrice, Enzo Romeo, giornalista Rai e scrittore. Porterà i saluti il sindaco della Città Francesco Cosentino.

Elisabetta Giovinazzo e Teresa Sorace, allieve della Scuola di Recitazione della Calabria, leggeranno alcuni brani tratti dal libro.
Lo Schioppo è la prima università che frequenta Francesco, Ciccio, Ciccillo-Ciccilluzzo. Il magnifico Rettore prof. Francesco Adornato è quel bambino-adulto e non si capisce niente della sua raffinatezza di
intellettuale, di giurista, di meridionalista, di esteta, di scrittore, se non si sottolinea… quel bambino
dello Schioppo. Che è già un adulto, perché ha visto troppe cose, che porta i calzoni corti e porta il latte
alle famiglie del quartiere, che studia sui libri e studia il modo di tornare bambino, e lo trova, questo
modo, nel cinema, che finalmente arriva a Cupanova, e nel circo, che qualche volta passa da
Cupanova…

Non ha le basi, si diceva una volta, di uno studente che a scuola non ce la faceva. Francesco-Ciccio, Ciccillo-Ciccilluzzo le basi ce l’ha eccome, e sono quelle che gli ha dato lo Schioppo. Aveva le basi e ce
l’ha fatta. Ed è stato un miracolo. Povero, meridionale, intellettuale. Tutto era contro di lui, avrebbe
detto Corrado Alvaro, e invece ce l’ha fatta.

Dalla Prefazione di Annarosa Macrì

Lo Schioppo si animava di presenze, voci e suoni, la domenica mattina quando le donne nel giorno del
riposo dalla raccolta delle olive, alle prese con le faccende domestiche, riempivano le strade di rivoli
d’acqua schiumosa, residuo di Omo e di Olà. Le rimesse degli emigranti avevano consentito in qualche
casa l’arrivo della radio e dei primi 45 giri…
Sedevo pensieroso sul gradino di casa ad ascoltare di tutto, fantasticando sulle canzoni di Endrigo,
Lauzi, Paoli e Tenco…
Ma ancor di più leggevo. Non avendone i mezzi, giocavo a carte per comprare i libri (quelli di scuola me
li prestavano gli amici del corso precedente) e grazie alla disponibilità del libraio potevo prendere gli
Oscar e i Libri del Pavone, anche quando non avevo la somma per intero, tanto avrei portato il resto
dopo un’altra partita. E, da allora, non ho più giocato a carte.

Dalla Postfazione di Francesco Adornato
Francesco Adornato
Nato a Cittanova, cittadina della Piana di Gioia Tauro con la quale mantiene costanti e solidi rapporti, è
stato fino allo scorso ottobre Rettore dell’Università di Macerata. Ha accompagnato agli studi giuridici un
interesse particolare verso il Mezzogiorno. Ha scritto su Leonida Repaci in Omaggio a Leonida Repaci
(Calabria Libri, Rubbettino, 1988). Ha curato la pubblicazione postuma delle poesie di Franco Costabile
La rosa nel bicchiere (Qualecultura-Jaca Book, Milano, 1985), su cui ha scritto anche nel volume
fotografico di Mario Giacomelli Il canto dei nuovi emigranti, Jaca Book, Milano, 1988, ideando, sullo
stesso Costabile, un film documentario che ha vinto, nella sua sezione, il primo premio ex aequo al
festival di Torino 2005. Ha realizzato con Carlo Desideri due libri di foto e testi poetici scelti L’anima
sulla strada e Andata e Ritorno (La Città del sole Edizioni).

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