Bova, la lingua Grecanica «Rischia di sparire per disinteresse di Governo e Regione»

«Se il Greco di Calabria rischia di sparire è colpa di governo e regione che ci hanno dimenticati». È chiarissimo il grido di allarme lanciato durante la due giorni culturale a Bova, a cura dello storico Circolo Apodiafazzi, con il suo presidente Carmelo Giuseppe Nucera, già sindaco di Bova negli anni ’90, che denuncia l’abbandono delle istituzioni di questa minoranza linguistica riconosciuta, a differenza di altre cui vengono attribuite ben altre risorse ed interessi.

«Le minoranze, specialmente quelle di frontiera, hanno un trattamento migliore del nostro – chiosa Nucera -. Ma se la legge è uguale per tutti, perché ci sono alcune minoranze più avvantaggiate di altre? Perché non vi è l’insegnamento della lingua greca di Calabria nelle nostre scuole? La lingua, se non passa dalla scuola, rischia di morire. Noi associazioni non abbiamo mezzi e strumenti sufficienti a colmare questo gap».

«Abbiamo un forte risentimento anche nei confronti delle istituzioni regionali – prosegue – perché non ci conoscono come minoranza e non fanno provvedimenti per i nostri comuni. Noi non abbiamo la scuola, le strade, la sanità, il lavoro: e allora come la manteniamo viva la lingua? Noi non vogliamo un provvedimento per salvare i greci che sono in questo territorio, queste sono opere di maquillage buone per i bronzi di Riace: ma per i bronzi “di carne” che vivono qui serve ben altro interesse. Stato, regione, avete legiferato: attuate finalmente queste leggi anche per i greci di Calabria».

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