BORGHI E LUOGHI DEL CUORE | Torre Cavallo e Forte murattiano a picco sullo Stretto – VIDEO e FOTO

La storia lascia tracce importanti della quali però è necessario prendersi cura. Tra queste in località Santa Trada, nel comune di Villa San Giovanni, ci sono Torre Cavallo, una delle antiche torri d’avvistamento cinquecentesche del circondario di Reggio Calabria, facenti parte del sistema difensivo dello Stretto di Messina, forte murattiano costruito successivamente. Un complesso unico che è anche un suggestivo balcone sullo Stretto e una finestra spalancata sulla Storia.

Torre Cavallo e il forte di Murat si ammirano percorrendo il sentiero reso agibile da un gruppo di volontari unitisi ai pionieri, Angelo Raso e di Piero Idone, attivisti rispettivamente attivisti di Legambiente e Wwf Reggio Calabria.

Tra le probabili origini del nome Torre Cavallo, la dotazione di un cavallo per il controllo notturno della costa (torre cavallare). Essa era affidata, appunto, a un cavaliere che sorvegliava per avviare di eventuale attacco notturno dal mare.

Il vincolo e le prospettive

«Il comitato Salviamo Torre Cavallo …e non solo, nato nel 2021 con l’obiettivo di tutelare, salvaguardare e valorizzare dei beni storici e culturali siti sul territorio villese, si occupa anche di Torre Cavallo e del Forte murattiano e collabora con il comune di Villa San Giovanni», spiega il presidente del comitato Salviamo Torre Cavallo … e non solo, Christian Lofaro.

«Essi sorgono sull’antica strada comunale che collegava rada San Gregorio e la Costa Viola con l’antica fortezza di Altafiumara di Santa Trada. Auspichiamo che tutta l’area possa diventare un giorno un parco.

Proprio con riferimento a questi beni, fondamentale è stato ottenere, grazie all’impegno dei tecnici del comitato, l’apposizione del vincolo storico-artistico e la dichiarazione di interesse storico-culturale da parte della soprintendenza. Ciò servirà a preservare il bene, rendendo possibili anche scenari di fruizione collettiva più ampi. Ovviamente a seguito dei necessari lavori di recupero e consolidamento», spiega ancora il presidente del comitato Salviamo Torre Cavallo … e non solo, Christian Lofaro.

L’impegno del Comitato

Insistenti su suolo privato, dunque si lavora per riuscire a valorizzare la Torre e il Forte.

«Supporteremo il comune di Villa San Giovanni per idee progettuali nell’ottica di coniugare il recupero del forte e la valorizzazione dell’intera area affinché possa diventare un parco urbano fruibile da tutta la comunità.
Il comitato è già impegnato nella redazione di uno studio di fattibilità, al quale seguirà la progettazione, per supportare il Comune e la Soprintendenza in questa direzione. L’amministrazione comunale è infatti intenzionata all’acquisizione, individuando dei bandi ministeriali o europei. L’ottenimento del vincolo è stato un primo risultato importante che speriamo di ottenere anche per le Filande». Lo ha sottolineato Cinzia Basile, vicepresidente comitato Salviamo Torre Cavallo …e non solo.

Le iniziative

Torre Cavallo e il forte Muriattiano sono stati protagonisti lo scorso giugno, con la partecipazione degli alunni dell’Ipalb Tur Giovanni Trecroci di Villa San Giovanni, guidato da Enza Loiero, di una domenica del Fai. La prossima primavera vene sarà un’altra dedicata a Fontana Vecchia e Filande.

A luglio scorso ha avuto luogo la camminata ludico-motoria organizzata nel tratto villese di Costa Viola tra Torre Cavallo e la spiaggia di rada San Gregorio. Iniziativa promossa in collaborazione con l’asd Aspromonte Trails.

«Per il nuovo anno sociale è in itinere la proposta di un protocollo d’intesa con gli istituti scolastici di Villa San Giovanni per i percorsi storici rivolti agli studenti. Ci proponiamo anche di progettare un pannello storico con la presenza anche di documenti provenienti da archivi storici italiani e tanto altro ancora». Lo ha annunciato Cinzia Basile, vicepresidente comitato Salviamo Torre Cavallo …e non solo.

Questo pomeriggio, in programma un percorso di trekking promosso da Il Giardino di Morgana. Il punto di raduno è previsto alle 16:30 in prossimità del bivio via Santa Trada – via Divale. 

La storia

Costruita intorno al 1559, a spese della municipalità di Scilla, per difendersi dalle incursioni dei saraceni e poi dei turchi. La sua posizione avanzata e a strapiombo sullo Stretto era strategica per favorire l’avvistamento. Tra le torri, poi, le comunicazioni erano veloci: ricevuto l’avviso di presenze estranee dalla torre di Pezzo, la notizia veniva comunicata alla vedetta posta sul promontorio di San Gregorio, che allertava quella posta a Capo Paci.

Il forte murattiano fu costruito dopo, quando nel 1808 Napoleone nominò re di Napoli il cognato, Gioacchino Murat. Arrivò a Scilla nel giugno del 1810, rimase qui fino al luglio. Per suo volere, le mura delle torri vennero ammodernare e collegate con un cunicolo sotterraneo.

In epoca più recente Torre Cavallo fu utilizzata anche per l’avvistamento del pescespada.

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