venerdì,Aprile 26 2024

Questione abitativa, Ania e “Casa mia” incontrano il sottosegretario Margiotta

I rappresentanti dell'inquilinato hanno evidenziato l'aumento esponenziale degli sfratti per morosità che fotografa in maniera netta un'Italia in crisi

Questione abitativa, Ania e “Casa mia” incontrano il sottosegretario Margiotta

Incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Sottosegratrio Salvatore Margiotta, sulla questione abitativa. Presenti per L’Ania, il vice presidente Nazionale vicario, Andrea Monteleone e il segretario della città Metropolitana di Reggio Calabria, Vincenzo Leotta.
Lo scorso 3 dicembre le rappresentanze dell’inquilinato Ania e della proprietà “Casa mia” hanno incontrato Margiotta presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a Roma. L’incontro ufficiale ha permesso alle rappresentanze di categoria di poter esprimere le proprie opinioni in merito alla questione casa che in questi anni si è sempre più inasprita e di depositare al Ministero una nota congiunta con la quale viene illustrato il punto di vista delle due associazioni per la soluzione del problema casa che attanaglia troppe famiglie italiane in difficoltà. Si è evidenziato l’aumento esponenziale degli sfratti per morosità che fotografa in maniera netta un’Italia in crisi. Basti riflettere che nel 2018 sono state emesse ben 56.140 sentenze di sfratto e di queste 49.350 sono sfratti per morosità, quindi bel oltre il 90% degli sfratti sono diretta conseguenza di una profonda crisi economica e sociale. Su questo punto Margiotta ha rilevato l’importanza e l’urgenza di trovare una reale soluzione per quantomeno ridurre il problema.

A questo proposito i rappresentanti delle delegazioni hanno suggerito di poter dirottare parte delle somme previste nella nuova finanziaria per il comparto casa, nel fondo per il sostegno all’affitto affinchè questi cittadini possano affrontare con più serenità il rapporto locativo con i proprietari degli immobili. In merito al Fondo per il sostegno all’affitto hanno anche proposto che tali fondi fossero gestiti direttamente dal Ministero senza attivare la filiera Stato-Regione-Comune che rende farraginoso e costoso l’accesso a tale aiuto. Altro argomento è stato l’incremento della realizzazione di nuovi alloggi di edilizia pubblica e sociale con un programma pluriennale che non consumi altro suolo ma riqualificando le aree abbandonate delle città, ottenendo in tal modo il soddisfacimento delle richieste di oltre 676.000 alloggi e la contestuale riqualificazione del territorio togliendolo al degrado civile, sociale ed economico. L’incremento degli alloggi di edilizia pubblica ed anche sociale è strategico nell’ambito di un qualsiasi programma di crescita e sviluppo economico che un qualsiasi Governo vorrà mettere in campo.
Questo permetterà di avvicinare l’Italia ai livelli delle altre Nazioni Europee visto che da noi vivono in un alloggio di edilizia pubblica appena il 3,5% delle famiglie italiane a fronte di una media europea del 20% e questo dato purtroppo non è dovuto all’eccessivo benessere economico riscontrato nella popolazione, che pur avendone bisogno non si hanno materialmente gli alloggi disponibili.

top