venerdì,Aprile 26 2024

Scintille fra Locride ambiente e Slai Cobas. L’azienda: «Piperno è nella irrealtà»

La durissima nota della società che attacca il sindacalista sulle missive inviate in merito alle condizioni di sicurezza in cui lavorano gli operatori

Scintille fra Locride ambiente e Slai Cobas. L’azienda: «Piperno è nella irrealtà»

«Alla fine essere costretti, per insuperabile e palese oggettività, a riconoscere i meriti degli altri, se non si hanno gli strumenti dialettici e i contenuti idonei a sostenere un civico confronto, diventa un affanno, anzi un’angoscia che non lascia tranquillo chi, per un solo secondo di onestà intellettuale, ha dovuto, ma ne avrebbe fatto volentieri a meno, dire bravo al nemico». Lo afferma la società Locride Ambiente in una nota.

«E’ quanto succede tra il sindacato Slai-Cobas e Locride Ambiente SpA. Nel ruolo dell’insofferente sleale il primo che, dopo avere riconosciuto a denti stretti che L’Azienda, nell’emergenza esplosa con la pandemia da Coronvirus, aveva garantito, sotto il profilo della tutela sanitaria, i suoi lavoratori, non ha resistito e ha dovuto, anche se in un secondo momento, fare marcia indietro, riproponendosi con due lettere aperte, che vomitano odio.

Nel ruolo del nemico, suo malgrado, questa Società che, francamente, di dover rispondere rigo per rigo alle farneticazioni del rappresentante dello Slai-Cobas, Nazzareno Piperno, sostanzialmente e serenamente rinuncia, sebbene non possa far passare sotto traccia autentiche infamie.

Due lettere aperte, inviate  alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Prefettura, ad altre autorevoli istituzioni, per dire di fatto che Locride Ambiente si affanna a sopravvivere  tra illegalità e legalità e per puntare ancora l’indice contro una realtà, che garantisce, nonostante le non poche difficoltà, occupazione. Parola che, evidentemente al sindacalista Piperno provoca reazioni allergiche, se quotidianamente, con quale fine ultimo non si capisce, ma si intuisce, aizza i suoi iscritti contro la Governance della SpA.

Alla prima lettera aperta il nostro Ufficio Legale ha dovuto rispondere con assoluta fermezza e senza concedere margini di comprensione. Essa, del resto, non è più possibile. Come ci si può permettere, ad esempio, di affermare che, rispetto a contenziosi in corso, che peraltro vedono questa società tranquillissima e certa della piena coerenza di comportamento e di correttezza assoluta,  si “sfrutterebbe indecorosamente  il paravento delle limitazioni  e della sospensione delle udienze e dell’attività processuale in genere, per guadagnare tempo”? Come?  Bene ha fatto l’Ufficio Legale a replicare che semmai è l’esatto contrario. Il sindacalista Piperno dimentica, ed è gravissimo- anche impeditivo, ove questa società volesse riaprire un dialogo con la sigla che egli rappresenta, di un confronto futuro più sereno- di avere collezionato una infinità di sentenze contrarie. Forse, questa sospensione, viene scontato ipotizzare, fa bene a lui.

Due lettere aperte con autentiche ignominie che Locride Ambiente SpA rispedisce chiaramente al mittente. Non si può accettare una falsità, come quella secondo la quale la Società paga i dipendenti “più obbedienti e più remissivi e che si lasciano fuori dai pagamenti quei lavoratori che hanno l’ardire, si pensi un po’, di chiedere  tutela per avere il pagamento di quanto dovuto loro”.

Non si può accettare la diffamante asserzione, secondo la quale ci sono comuni che, essendo in ritardo sui pagamenti delle quote  mensili aiutano,cosi facendo, le scorrettezze di Locride Ambiente SpA e altri che, invece, con interventi solleciti rispondono alle istanze del sindacato.   

Come si può accettare, inoltre il consiglio fornito all’Ufficio Legale di “intensificare la propria attività al fine di recuperare gli ingenti crediti, piuttosto che perdere tempo ed energie preziose ad attaccare chi come noi (Slai-Cobas)  fa il proprio lavoro, gloriandosi di risultati che poi i fatti e la realtà giudiziaria smentiscono”.

Non la si accetta e Locride Ambiente SpA risponde che l’Ufficio Legale già lavora molto e bene e che, comunque, intensificherà certamente nelle prossime ore il proprio impegno, per chiedere conto, nelle sedi opportune, di tali meschine falsità a Slai Cobas e a chi la rappresenta. Quanto alla realtà giudiziaria citata da Piperno, beh siamo nella….irrealtà. Quella di Piperno. Che si illude, e ne fa mostra, di essere uscito vittorioso dai contenziosi con questa azienda».

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