sabato,Aprile 27 2024

Porto di Gioia Tauro, dal 3 giugno protesta ad oltranza degli ex lavoratori del terminal auto

I 13 dipendenti di Automar, il cui licenziamento è stato dichiarato illegittimo, con la naspi in scadenza, chiedono un incontro al commissario Agostinelli

Porto di Gioia Tauro, dal 3 giugno protesta ad oltranza degli ex lavoratori del terminal auto

«A scrivere e a chiedere ancora una volta la sua attenzione, sono gli ex lavoratori del terminal auto, Automar Gioia Tauro S.p.a. Un gruppo di 13 lavoratori che hanno subito l’ingiustizia di di un licenziamento collettivo dichiarato illegittimo dal tribunale di Palmi e Reggio Calabria, ma che a seguito di una diversa sentenza di entrambi, siamo stati dapprima reintegrati e poi rimessi fuori dopo la pronuncia della Corte d’ Appello di Reggio Calabria». Lo scrivono i lavoratori in una nota indirizzata al commissario Andrea Agostinelli.

«Dopo un anno, siamo in attesa di avere un giudizio definitivo dalla Suprema Corte di Cassazione, ma a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del covid-19, i tempi della giustizia sembrano ulteriormente allungarsi. Oggi, riusciamo a sopravvivere con il riconoscimento della naspi, sussidio che nel mese di giugno non sarà più erogato. Stiamo assistendo in questi giorni ad una serie di eventi che molti festeggiano come il rilancio definitivo del porto di Gioia Tauro. È vero, il secondo armatore al mondo sta mantenendo tutte le promesse fatte, e voi dell’Autority di Gioia Tauro state agevolando quel percorso.

Quello che non riusciamo a capire è come si possa parlare di rilancio, se intorno al contesto proiettato in questi giorni, ci troviamo una realtà completamente diversa. Stiamo parlando dell’altro terminalista e di tutte le società presenti nell’area portuale. Per queste aziende la situazione è completamente diversa. Un mondo parallelo a quello da voi descritto, fatto di cassa integrazione, licenziamenti e abuso eccessivo delle norme contrattuali. Non vogliamo assolutamente fare polemica, ma ci teniamo a ripercorrere certe fasi perchè quello che sta accadendo oggi ci sta umiliando ancora di più.

Visto che i tempi stringono e la fine della naspi è ormai vicinissima, stiamo a chiedere un incontro urgente con lei, con la presenza delle organizzazioni sindacali, per valutare la possibilità di essere inseriti nella Port Agency di Gioia Tauro, essendo lavoratori che hanno i presupposti previsti dal decreto 243/2016, cioè, dipendenti che operavano e operano ai sensi dell’art. 18 della legge 28/01/1994 n° 84, addetti alla movimentazione di containers e mezzi gommati, e che usufruiva di ammortizzatori sociali.

Non possiamo più aspettare e vedere la nostra situazione peggiorare. Le comunichiamo che mercoledì 3 giugno prossimo, saremo presenti davanti gli uffici dell’autorità portuale, unitamente alle organizzazioni sindacali, per protestare ad oltranza. Non abbiamo più nulla da perdere e non ci muoveremo da li finchè non verranno esaminate le nostre problematiche. Nella speranza di avere un pronto riscontro, restiamo in attesa di vostra convocazione».

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