venerdì,Aprile 26 2024

Primo Maggio, AziendeItalia a tutela dello smartworking

Francesca Cuzzocrea e Anna Romeo: «Tale modalità favorisce i lavoratori in quanto riduce i tempi necessari agli spostamenti, limita i rischi relativi agli infortuni e riduce lo stress»

Primo Maggio, AziendeItalia a tutela dello smartworking

In occasione del 1° maggio Federaziende e Federdipendenti del Gruppo AziendeItalia si collocano al fianco dei lavoratori e alla tutela dello smartworking. «Questa modalità di lavoro agile – spiegano Anna Romeo e Francesca Cuzzocrea – si è notevolmente diffusa, in seguito all’inizio della pandemia causata da SARS-CoV-2 e alle conseguenti misure restrittive messe in atto dal Governo per tentare di rallentare la diffusione del virus nella popolazione. A tal proposito questo, può essere considerato come l’evoluzione e il potenziamento del telelavoro e può contribuire alla creazione di valore aggiunto non solo all’interno delle imprese, ma anche verso la comunità nella quale si opera, in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale sui territori».

«La definizione di smartworking è contenuta nella Legge n.81/2017 e pone l’accento sulla flessibilità organizzativa e sull’utilizzo di strumentazioni telematiche che consentano di lavorare da remoto  – così afferma Anna Romeo di Fededipendenti –   Per ciò che concerne l’importanza dello stesso, le misure a tutela del lavoratore sono duplici ossia il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire la salute e la sicurezza del lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile e il lavoratore è tenuto a cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all’esecuzione della prestazione all’esterno dei locali aziendali. Lo smartworking in Italia è dunque diventato una priorità per tutelare la salute delle persone, e dall’oggi al domani, molte imprese hanno dovuto realizzare una trasformazione radicale, impensabile da attuare per il top management fino a poco tempo fa.

Le organizzazioni sindacali, così come il sistema economico e istituzionale, si sono trovate ad affrontare un rischio nuovo per la salute, e nuovo per la sua scala e pericolosità del contagio, in un contesto in cui i luoghi di lavoro e i processi produttivi erano soggetti a una radicale e veloce trasformazione, con la definizione delle attività essenziali, la chiusura di alcune produzioni di beni e servizi, l’introduzione di forme di lavoro da casa e di pratiche di distanziamento fisico nei contesti di lavoro, il diffondersi di zone “rosse”. Allo stesso tempo, sono cambiate le condizioni per esprimere l’attività sindacale, con l’impossibilità di incontrarsi in presenza, sia con i lavoratori che con le parti sociali e le istituzioni, così come con la difficoltà di organizzare mobilitazioni viste le restrizioni per l’utilizzo degli spazi pubblici».

«A questa sfida fatta di una forte novità e di grandi limiti per l’azione collettiva, il Gruppo di AziendeItalia vuole rispondere con un’enorme capacità di elaborazione comune – afferma Francesca Cuzzocrea di Federaziende – e, consideriamo che tale modalità favorisca i lavoratori in quanto permette di ridurre i tempi necessari agli spostamenti, consente di limitare i rischi relativi agli infortuni e permette di ridurre lo stress ai minimi termini. Alla luce del ruolo che ricopriamo, crediamo che sia necessario mettere in atto delle proposte sindacali volte a favorire il mantenimento della suddetta modalità di lavoro agile. Tali proposte consistono da un lato nel garantire ai lavoratori i giusti strumenti tecnologici volti a favorire una maggiore produttività all’interno dell’azienda, dall’altro prevedono la creazione di postazioni in grado di fornire un supporto emotivo e costante ponendo degli obiettivi specifici.

AziendeItalia, con Federdipendenti e Federaziende, al fine di ottimizzare il servizio di smartworking, si propone di realizzare le proposte appena descritte con lo scopo di migliorare la situazione dei lavoratori interessati. Cambiare l’approccio in sé permette di mantenere forte la motivazione del lavoratore, massimizzando il talento e potenziando la produttività. Se ben strutturato questo modello di business risulterà serio e affidabile in quanto è utile e necessario stabilire connessioni e strategie come descritto in precedenza».

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