venerdì,Maggio 3 2024

Reggio, vertenza Alival in Consiglio comunale domani

Ieri l'audizione in commissione lavoro di Cgil e Cisl e l'approvazione della mozione per impegnare Sindaco e tutto il Civico Consesso

Reggio, vertenza Alival in Consiglio comunale domani

Tra gli argomenti di discussione del prossimo Consiglio comunale, programmato per domani, giovedì 14 luglio, ci sarà anche la vertenza Alival. La questione è stata illustrata ieri da Romolo Piscioneri segretario generale Fai Cisl Reggio Calabria, accompagnato da Antonino Zema segretario generale aggiunto Fai Cisl Reggio Calabria e dal rappresentante sindacale aziendale Antonio Fulco, e da Gregorio Pititto, segretario generale Cgil Reggio Calabria-Locri, alla Settima commissione Lavoro del comune di Reggio Calabria, presieduta da Nino Malara. La Commissione ha approvato all’unanimità, dunque con l’adesione di tutti i gruppi consiliari rappresentati, la mozione presentata dal consigliere Saverio Pazzano del collettivo La Strada che, richiamando quella proposta dal consigliere metropolitano Giuseppe Giordano e approvata a palazzo Alvaro lo scorso 20 maggio, impegna Sindaco e Consiglio Comunale a partecipare a tutte le iniziative istituzionali a tutti i livelli promosse per concorrere al superamento positivo della vertenza e per tutelare i 79 posti di lavoro presso lo stabilimento Alival di San Gregorio, che il gruppo Castelli, di proprietà della multinazionale francese Lactalis, ha annunciato di chiudere entro la fine del primo trimestre del 2023.

La discussione in Consiglio Comunale

In occasione dello stesso civico consesso si preannuncia anche la formalizzazione della richiesta a parlamentari calabresi di un’interrogazione per approfondire la questione del regolamento che consente al Mise di stabilire un tetto minimo di 250 dipendenti a rischio per la convocazione del tavolo di crisi. «Una disposizione che sta discriminando questa vertenza e questi dipendenti a rischio- sottolineano con forza i Flai Cgil Fai Cisl e Uila Uil – che, tra Reggio Calabria, Ponte Buggianese e Cinigiano di dipendenti a rischio sono 150, di cui 79 nello stabilimento di Reggio Calabria».

Il tavolo nazionale

Il consiglio comunale precederà di qualche giorno la seconda riunione del tavolo nazionale, convocato a Roma degli assessorati al Lavoro delle Regioni, Calabria e Toscana, retti rispettivamente dalla vicepresidente Giuseppina Princi e da Alessandra Nardini, presso la sede della conferenza delle Regioni, convocato per martedì 19 luglio. L’orario della riunione è stato spostato dalle ore 11 alle ore 15. Convocato, tra gli altri, anche il sindaco ff del comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

Lo stato di agitazione

Intanto, lo stato di agitazione prosegue come prosegue anche la regolare attività lavorativa dei dipendenti. Lo stabilimento resta, tuttavia, presidiato dai sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil che hanno già annunciato che si innalzeranno i livelli di protesta qualora, nel prossimo tavolo, non dovessero emergere novità sostanziali circa le concrete garanzie per la salvaguardia dei posti di lavoro.

L’audizione in commissione Lavoro

«Vero è che le istituzioni territoriali su una vertenza di natura privatistica non hanno una competenza diretta – ha dichiarato Nino Malara, presidente della commissione Lavoro del Comune reggino, in una nota – ma è nostro compito, oltre che nostra ferma intenzione, andare oltre la semplice solidarietà istituzionale. La chiusura dello stabilimento sarebbe una sciagura per il nostro territorio, non solo per le ricadute in termini occupazionali, che riguardano 79 famiglie reggine, ma anche per i risvolti sociali della vicenda. Noi continueremo ad agire, d’accordo con le forze sindacali, affinché i riflettori continuino a rimanere accesi sulla vertenza. Ed allo stesso tempo interesseremo i massimi rappresentanti istituzionali per fare in modo che la vicenda possa concludersi positivamente. La nostra città non può permettersi di perdere una realtà produttiva così importante».

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