sabato,Aprile 27 2024

Reggio, ancora incerto il destino dei 79 dipendenti Alival – VIDEO

Prosegue la mobilitazione allo stabilimento di San Gregorio. Intanto il tavolo nazionale presso la sede della conferenza delle Regioni è stato convocato per il prossimo 19 luglio

Reggio, ancora incerto il destino dei 79 dipendenti Alival – VIDEO

Avrà luogo a Roma il prossimo 19 luglio la seconda riunione del tavolo nazionale, presso la sede della conferenza delle Regioni, per la vertenza dei dipendenti dei caseifici Alival, tra i quali i 79 dello stabilimento di San Gregorio a Reggio Calabria. Alle ore 11 è previsto l’inizio della riunione con all’ordine del giorno i contenuti del piano industriale del Gruppo Castelli.

Continua, intanto, a essere presidiato dai sindacati il caseificio Alival di San Gregorio, segno del perdurante stato di agitazione indetto dai sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil a sostegno dei 79 dipendenti dello stabilimento di Reggio Calabria afferente al gruppo Castelli di proprietà della Multinazionale francese Lactalis, che sarà chiuso entro il primo trimestre del 2023, come annunciato dalla stessa azienda lo scorso aprile.

Prosegue lo stato di agitazione

Lo scorso 27 giugno il primo sciopero dopo la prima seduta del tavolo nazionale convocato presso la sede della conferenza delle Regioni, su impulso degli assessorati al Lavoro delle Regioni, Calabria e Toscana, retti rispettivamente dalla vicepresidente Giuseppina Princi e da Alessandra Nardini, che di fatto non aveva fornito le rassicurazioni richieste sul futuro occupazionale dei dipendenti, ancora oggi sospesi, di Reggio Calabria, Ponte Buggianese e Cinigiano.

I sindacati compatti hanno infatti già annunciato che si innalzeranno i livelli di protesta qualora, nel prossimo tavolo, non dovessero emergere novità sostanziali circa le concrete garanzie per la salvaguardia dei posti di lavoro. Si attendono anche informazioni chiare in merito alla prospettiva, finora solo teorica, di una possibile vendita dello stabilimento. Al momento non si ancora a quanto ammonterebbe il prezzo degli stabilimenti e se si ci siano effettivamente acquirenti. Prima del tavolo a Roma, la prossima settimana, potrebbe esserci anche un incontro con la vicepresidente della Regione, Giusy Princi.

C’è attesa per la seconda riunione de tavolo nazionale

Il clima di grande incertezza permane. I dipendenti reggini, pur continuando la mobilitazione, stanno comunque lavorando regolarmente.

Resta così aperta la vertenza che coinvolge 150 lavoratori e lavoratrici e che sulla base del nuovo regolamento del Mise, dettato dalla congestione delle richieste nel frangente pandemico e che prevede che le vertenze riguardino almeno 250 dipendenti, non potrà avvalersi del tavolo di crisi incardinato al Ministero.

Convocati, al tavolo nazionale presso la conferenza delle Regioni per martedì 19 luglio, alla presenza delle assessore regionali al Lavoro di Calabria e Toscana, rispettivamente la vicepresidente Giuseppina Princi e Alessandra Nardini, i vertici di Lactalis e Gruppo Castelli, i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali, tra i quali Nicola Rodi, segretario generale Flai Cgil Reggio Calabria, Antonino Zema segretario generale aggiunto Fai Cisl Reggio Calabria, e Antonio Zavettieri, segretario regionale Uila Uil Calabria, e i sindaci dei Comuni in cui ricadono gli stabilimenti interessati dalla vertenza, tra i quali ovviamente quello facente funzioni del Comune reggino, Paolo Brunetti.

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