venerdì,Aprile 26 2024

Aeroporto Reggio, atteso un incontro tra sindaci Brunetti e Versace e l’amministratore Franchini

La task force ha licenziato un documento per rilanciare la soluzione della gestione autonoma del Tito Minniti

Aeroporto Reggio, atteso un incontro tra sindaci Brunetti e Versace e l’amministratore Franchini

Tra i tanti nodi da sciogliere, relativamente allo scalo Tito Minniti, anche il ruolo di Metrocity che, nonostante la reiterata manifestazione di disponibilità finanziari, già prima della bufera privatizzazione durante l’amministrazione di Giulio De Metrio, ancora non è in compagina societaria come invece sono le provincie di Catanzaro e Cosenza e ai Comuni di Lamezia Terme e di Catanzaro.

Intanto la task force del Comune di Reggio Calabria continua a mantenere la sua posizione critica ma anche propositiva.

L’organismo coordinato da Salvatore Chindemi ha licenziato un documento che sarà al centro di una riunione, al momento ancora non programmata, tra i sindaci di Comune e Città Metropolitana, rispettivamente Paolo Brunetti e Carmelo Versace, e l’amministratore Sacal, Marco Franchini. Il documento illustra la proposta di rilancio della soluzione, già dallo scorso anno invocata di una gestione autonoma che guardi all’area dello Stretto, dunque orientata ad attrarre anche utenza siciliana.

L’organismo, infatti, non ha dubbi: «Non esistono ostacoli, di nessuna natura, che impediscono ad alcun vettore di operare nell’aeroporto reggino, se non l’ottenimento della dovuta certificazione da parte dei piloti, che peraltro è necessaria in numerosi altri scali nazionali, vedi Palermo o Firenze. L’inattività volativa nel nostro aeroporto è quindi determinata esclusivamente da scelte di politiche aziendali».

Seppure da poco insediatosi, il nuovo amministratore unico Marco Franchini non ha dato quei primi segni di discontinuità con il passato sperati. Dunque l’organismo torna a profilare l’ipotesi di una «sub concessione di Sacal o altra formula giuridica per una gestione autonoma dello scalo Reggino» o ad invocare la misura drastica della «revoca della concessione a Sacal da parte di Enac, per gravi inadempimenti contrattuali».

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