Reggio, via le Zes dall’aeroporto: Regione e Comune sostengono istanza degli imprenditori – VIDEO

«L’unico aeroporto ad avere le aree Zes tra le piste è quello di Reggio Calabria. Abbiamo evidenziato questo grossolano errore materiale con l’auspicio di una modifica. Nella vicina zona industriale di San Gregorio e San Leo già operano tante realtà produttive e altri progetti potrebbero essere sviluppati. Ma quella non è area zes, beneficiaria di agevolazioni fiscali e la sburocratizzazione». Così Pino Falduto, in rappresentanza del comitato spontaneo di imprenditori, denominato proprio “Zes fuori dalle piste dell’aeroporto di Reggio Calabria”.

«L’area da qualificare come zes a Reggio Calabria avrebbe fin dal principio dovuto essere collocata nella vicina zona industriale. Quel sito è idoneo a ospitare insediamenti produttivi. Non lo stesso può dirsi delle aree ai lati delle piste dell’aeroporto. C’è una incompatibilità. Non spostare le aree zes, significherebbe affossare lo scalo, invece fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio. Oppure significherebbe negare a realtà già attive nella zona e a progetti futuri, le agevolazioni per quali le zone economiche speciali sono state istituite». Lo sottolinea con forza Pino Falduto. Lui è proprio tra coloro che attende da tempo di poter avviare un progetto fruendo degli iter più celeri e tempestivi previsti per le iniziative adottate in aree zes.

Con l’adesione di Confindustria, il comitato spontaneo di imprenditori “Zes fuori dalle piste dell’aeroporto di Reggio Calabria”, che rappresentano oltre 1000 persone in termini di forza lavoro, riporta al centro dell’attenzione una questione che rappresenta ancora un nodo ancora da sciogliere.

Regione e Comune rispondono

Inviata una missiva qualche settimana fa, a tutte le istituzioni nazionali e locali, per chiedere la rettifica di quello che lo stesso comitato ha definito «un grossolano errore materiale». Il gruppo di imprenditori ha già incassato la risposta positiva del commissario Zes Calabria, Giuseppe Romano, che richiamando la procedura necessaria per procedere alla rettifica, ha dimostrando apertura alla richiesta. Accogliente anche l’amministrazione comunale di  Reggio Calabria. Il sindaco ff Paolo Brunetti e l’assessore ai Traporti Mimmo Battaglia hanno ricevuto nei giorni scorsi a palazzo San Giorgio una delegazione di imprenditori. In quella occasione si sono impegnati a coinvolgere la Città Metropolitana per articolare una interlocuzione con la Regione e con lo stesso commissario Romano.

Il piano strategico regionale da aggiornare

«Quando aggiorneremo il piano strategico regionale sarà possibile eliminare dalla qualificazione di Zes quelle aree non suscettibili di insediamenti (come ad esempio la pista dell’aeroporto). In quella sede sarà possibile recuperare quelle suscettibili di attrazione come quelle rappresentate». Così il commissario Zes, Giuseppe Romano, nella missiva in risposta al comitato di imprenditori.

«Siamo fiduciosi che una strada si sia finalmente aperta. Occorre riparare al più presto all’errore commesso che frena lo sviluppo in un’area dal grande potenziale. Un errore che, sulla carta, metterebbe in discussione l’operatività invece irrinunciabile dello scalo aeroportuale», sottolinea l’imprenditore Pino Falduto.

L’istanza del comitato di imprenditori

«Il Governo con decreto nel 2017 e con successivo Dpcm nel 2018, nell’ambito degli interventi urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno, ha previsto l’istituzione delle Zone Economiche Speciali (Zes). All’interno di queste le imprese già operative o di nuovo insediamento beneficiano di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative e burocratiche.


La Regione Calabria con propria delibera di Giunta, la numero 100 del 29 marzo 2018 ha individuato le aree produttive all’interno delle quali operare con le incentivazioni fiscali e la sburocratizzazione previste. A Reggio Calabria, due aree sono state previste nel sedime aeroportuale. Una collocazione erronea dal nostro punto di vista dal momento che vi è una palese incompatibilità vista la collocazione accanto alle piste, tra la presenza di insediamenti produttivi e l’attività volativa dello scalo.


Per le finalità previste dal Governo, le aree industriali e produttive dei diversi ambiti provinciali devono costituire gli ambiti naturali per insediare o rilanciare le attività economiche in regime Zes. Premesso tutto ciò, a Reggio Calabria è necessario intervenire con una modifica. Ciò consentirà a questi benefici di generare ricadute positive sul territorio». Così Pino Falduto spiega la genesi dell’istanza, rivolta a tutti i livelli istituzionali, sottoscritta dal gruppo di imprenditori.

«È lecito pensare che, grazie ai vicini attrattori infrastrutturali dell’Area industriale/commerciale di San Gregorio – San Leo, quali l’aeroporto, l’autostrada del Mediterraneo, porti di Reggio Calabria e Messina, stazioni Ferroviarie, e alla presenza di varie attività commerciali e turistiche, l’area in questione possa rappresentare lo scenario di reale progresso». Così scrivono gli imprenditori che, infine, rilanciano.

Nuove aree zes

«L’occasione di rettifica del provvedimento regionale e statale potrà essere utilizzala per colmare
la dimenticanza dell’inserimento tra le aree zes della provincia di Reggio calabria dell’area industriale ex Ogr (Officina Grandi Riparazioni) e del porto di Saline Joniche», ha concluso l’imprenditore Pino Falduto.

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