Reggio, Accademia delle Imprese Europea sbarca in Spagna

Anatole France, nobel per la letteratura nel 1921, affermava che, per ottenere grandi trasformazioni, la forza motrice dell’imprenditore è il sogno: “Per compiere grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare, non solo pianificare, ma anche credere”.

Questo è il mantra di un uomo illuminato e colto, dalla solida formazione e dalla visione aperta al mondo: Giuseppe Ariobazzani.Già funzionario pubblico e impegnato nel sociale, Ariobazzani appartiene alla sua terra, la Calabria, estrema propagine dell’Italia dove nacque la Magna Grecia, promessa degli antichi greci, dalla storia millenaria e dai grandi miti, terra attraversata da Ulisse che permette di ripercorrere le tappe della storia dell’umanità.

E come i suoi antichi antenati Giuseppe Ariobazzani da tempo insegue caparbiamente la sua Itaca, il suo sogno per giungere ai giorni nostri che vede concretizzare il suo obiettivo ovvero avviare e consolidare il confronto fra produttori e istituzioni per recuperare il senso di protezione delle identità territoriali e far emergere quelli che sono gli elementi di forza del territorio e di chi nel territorio lavora.

Nasce così Accademia Imprese Europea, una associazion di fatto apartitica, senza scopo di lucro, presente in ambito nazionale ed internazionale che esercita e diffonde, in maniera prioritaria, le politiche dell’inclusione sociale e del lavoro, promuove azioni di marketing territoriale integrato, attiva processi legati alla crescita formativa, economica e culturale delle piccole e medie imprese, pone attenzione alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità nonchè opera per valorizzare il patrimonio culturale, storico e produttivo italiano.

Per realizzare tutto ciò occorre sapere chi siamo e, partendo da questa consapevolezza, agire insieme fare rete, lavorare insieme e collaborare coniugando i vantaggi strutturali delle piccole realtà con quelli delle organizzazioni di grandi dimensioni in termini di economie di scala, di ricerca, di sviluppo e soprattutto di risorse umane.

Questa rete può vantare la presenza di importanti istituzioni e realtà che operano in ogni settore; gli accordi stipulati attraverso protocolli di intesa e convenzioni vedono la collaborazione di Università, Accademie, Istituti d’arte, rappresentanti del mondo dell’artigianato, dell’agroalimentare, della cultura e molto di più!

In una visione europeistica Accademia Imprese Europea sbarca a Granada, Spagna, trovando riscontro in delle realtà culturali ed imprenditoriali che sposano appieno gli obiettivi e le finalità di tale organizzazione.

Si crea il Coordinamento Spagna e si avviano una serie di incontri per realizzare una collaborazione  ed un eventuale partenariato in progetti europei che consentano scambi commerciali e culturali.

Il giorno 1 giugno 2023 la Responsabile del Coordinamento Spagna – Accademia Imprese Europea -, Rosaria Mazza, ha incontrato Antonio Vallejo direttore della Scuola Municipale di Flamenco in Granada.

Antonio inoltre è il responsabile di un’attività di confermato successo, il teatro/cueva “El Templo del Flamenco” che si trova nel centro storico della città dell’Alhambra.

La riunione ha avuto come obiettivo la possibile collaborazione tra le due realtà avendo come mission comune, la promozione del territorio e delle rispettive culture ognuno nelle proprie peculiarità.

L’incontro con Antonio Vallejo è stato molto interessante, convergendo sulle modalità e tempistiche nel promuovere la cultura spagnola in Italia e viceversa, si è concluso con la firma di un protocollo d’intesa che sugella una collaborazione nella realizzazione di eventi artistici, conferenze e formazione sia artistica che accademica.

Ma incontrare Antonio non ha avuto solo un carattere formale bensì è stato come entrare in un mondo avvolgente ed intenso che, attraverso le parole di uno dei maggiori rappresentanti internazionali del flamenco, esprime la profondità del legame che unisce questa arte alla tradizione granadina.

Il flamenco è una cultura, una filosofia di vita che nasce dalla convivenza di diverse culture e riconosciuto sin dal 2010, Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO ricevendo maggiore sostegno istituzionale per essere preservato e diffuso in tutto il mondo. La forte identità territoriale permette di considerare Granada la culla del flamenco identificandosi in ogni espressione artistica che compone questa antichissima arte, il ‘cante’, il baile e il ‘toque’eche trova spazio nelle ‘Cuevas’ – grotte – dove originariamente vivevano i gitani nei quartieri di Albaicín e Sacromonte.

Ed è proprio in una ‘cueva’, antica più 150 anni, che si trova “El Templo del Flamenco”, appartenente da sempre alla famiglia di Antonio Vallejo.

La leggenda vuole che nell’antichità fosse un tempio e da qui il nome del teatro/ristorante.

Imponente, la cueva naturale si divide in tre spazi a forma di croce latina che convergono in un palcoscenico centrale alto un metro per consentire un’ottima visibilità da quasiasi punto della cueva stessa.

Va in scena non solo uno spettacolo di flamenco accompagnato dalla gastronomia andalusa, ma bensì anche arte, passione e sentimenti di un patrimonio che è presente, passato e futuro, tradizione ed avanguardia di una delle manifestazioni culturali più ricche e complesse del mondo. 

Figura carismatica e punto di riferimento de “El Templo del Flamenco” è Antonio che con la sua famiglia, tutti artisti, trasmette forza, emozione e magia.

Antonio, maestro di flamenco dalla formazione completa e poliedrica, può vantare un curruculum vitae di notevole importanza. Nel corso della sua lunga carriera ha svolto la funzione di responsabile culturale in diversi teatri e festival dalla caratura internazionale.

Direttore e coreografo della compagnia di ballo flamenco Alhucema, si è esibito in 40 paesi differenti collaborando con l’Istituto Cervantes e il Mnistero degli Affari Esteri. Grazie alla sua preparazione e crediblità ha insegnato nell’Università di Granada, cattedra di flamenco, nochè in molte scuole e conservatori non solo spagnoli; Conservatorio di Mosca,di New York, di Tel Aviv e di Tunisi nonchè Università di Los Angeles e del Texas.

I tablao del mondo hanno vibrato sotto la forza dell’eccezionale arte di Antonio Vallejo che continua a volgere il suo sguardo al futuro instaurando collaborazioni e realizzando progetti al fine di portare l’emozione del flamenco ovunque, per poter valorizzare la cultura e la tradizione della sua terra.

Per l’Accademia Imprese Europea è un onore poter collaborare con un artista di tale importanza e carisma nella certezza che ogni attività sarà fonte di arricchimento culturale ed umano.

Rosaria Mazza

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google