Reggio, Cgil e Uil unite per dire no all’autonomia differenziata: «Non è democrazia»

È arrivato secco il no all’autonomia differenziata dal waterfront di Reggio Calabria. Ad opporsi alla misura sponsorizzata dall’attuale Governo sono stati i vertici sindacali di Cgil e Uil.

Accanto a loro sul palco i sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, e del Comune, Paolo Brunetti. L’incontro si è concluso con l’intervento di Cristian Ferrari della Segreteria Nazionale della Cgil e dell’avvocato e scrittore Corrado Edoardo Mollica.

Un evento aperto che ha visto la partecipazione della cittadinanza coinvolta da quelle che sono le motivazioni alla ferma opposizione che vedrà i sindacati pronti ad opporti con ogni misura. «Chiederemo di dare la parola ai cittadini con un referendum se dovesse essere necessario». Hanno ribadito i sindacalisti dal palco.

Una voce unanime che si stranisce di fronte alla posizione dei governatori di destra del meridione che «non opponendosi stanno condannando le regioni del sud».

Sanità, scuola, lavoro. Tanti i settori che «vedrebbero le regioni del sud condannate ad arretrare». Per Nuccio Azzarà, segretario generale Uil Rc «questa non è democrazia. Già siamo penalizzati nella nostra città per la mancata attribuzione delle funzioni amministrative alla città metropolitana e quindi il gap che abbiamo è di una grandissima levatura, chiaramente per noi viene spontaneo opporci a questo tipo di discorso ma non basta l’opposizione della politica nelle aule parlamentari. L’opposizione viene dal sindacato in maniera decisa e dai cittadini».

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