Avanti tutta verso la Dop Bergamotto di Reggio Calabria – VIDEO

Mostrato in anteprima quello che sarà il logo che accompagnerà il frutto una volta ottenuta l’estensione della denominazione di origine protetta da olio essenziale a Bergamotto di Reggio Calabria. È accaduto nel salone della Camera di Commercio che stamane ha ospitato la conferenza stampa per illustrare l’iter ormai avviato.

La richiesta è, infatti, stata formalizzata. Presentato il disciplinare aggiornato alla Regione che dovrà adesso esprimere un parere. Seguiranno le istruttorie del Ministero e della Commissione Europea. Presto, così, la denominazione di origine protetta sarà estesa dall’olio essenziale al frutto di bergamotto coltivato esclusivamente nel reggino.

I primi passi nel 2021

«Con la presentazione del disciplinare alla Regione – ha spiegato Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria – segniamo una tappa fondamentale. L’iter è iniziato nel 2021 e adesso entra nel vivo. Un iter nell’ambito del quale la Camera di Commercio ha rivestito un ruolo di coordinamento, supportando con la sua azienda speciale, dal punto di vista tecnico e amministrativo, tutte le attività.

Questo riconoscimento assume particolare rilevanza per le ricadute in termini di salvaguardia della produttività e della redditività del corposo comparto agricolo votato alla coltivazione del bergamotto presente nel reggino.

È importante anche evidenziare il fruttuoso lavoro di squadra portato avanti. Lo attesta la presenza oggi dei rappresentanti delle varie associazioni di categoria. La collaborazione e le sinergie sono state essenziali per tracciare la strada che oggi stiamo percorrendo. Auspichiamo che i tempi non siano lunghi e che presto potremo ritrovarci qui per annunciare la conclusione positiva dell’iter». È quanto ha sottolineato Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria.

L’esigenza di tutela e salvaguardia

«Questo riconoscimento – ha spiegato il presidente del consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi – si impone ormai come un’esigenza per salvaguardare il fiorente mercato del bergamotto reggino. Esso consentirà di preservare tutta la filiera dalla coltivazione alla commercializzazione passando per la trasformazione.

Tale tutela può essere garantita solo dalla Dop e non dalla Igp. Solo la Dop prevede che tutto il processo sia avviato, portato e concluso nella stessa area vocata e ancorata al frutto. Non sarebbe possibile che un frutto proveniente da altre coltivazioni, come quelle che sono presenti anche in altre regioni, possa arrivare a Reggio Calabria per essere qui lavorato ed etichettato Igp.

La calura delle scorse settimane ha arrecato danno davvero ingenti per i quali saranno necessari adeguati ristori. Ci siamo già mobilitati affinché la perdita compresa tra il 70 e l’80% della produzione di quest’anno non offuschi i dati di assoluto primo piano che accompagnano ormai il bergamotto di Reggio Calabria. Mi riferisco alla massiccia presenza della sua essenza nell’industria profumiera di tutto il mondo. E poi ancora l’attività di commercializzazione del frutto che, con le sue notevoli proprietà salutistiche, oggi segna il 20% in Italia e in Europa. La sua filiera, inoltre, impegna circa 7 mila lavoratori.

Dunque l’estensione della Dop certamente tutelerà il frutto reggino e tutte le sue caratteristiche. Se tutto procederà con regolarità, entro un anno potremo avere il riconoscimento». Lo ha annunciato ancora il presidente del consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, Ezio Pizzi.

C’è un clima di ottimismo rafforzato dalla presenza al tavolo delle associazioni di categoria Copagri, Coldiretti, Confagricoltura e Cia Reggio Calabria, rispettivamente rappresentati dal presidente Vincenzo Lentini, dalla vicepresidente Patrizia Rodi, dal presidente Diego Suraci e dal presidente Salvatore Borruto. Compattamente hanno sottolineato la coesione tra tutti gli attori coinvolti, quale elemento di forza per il conseguimento di un riconoscimento che non sarà solo un’etichetta e che si avvale anche del contributo scientifico dell’università mediterranea di Reggio Calabria.

Uno scrigno di valore positivi e condivisi

«Siamo consapevoli – ha spiegato il rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti – del ruolo che la tutela globale insita in questo riconoscimento assumerà nel nostro territorio dal punto di vista identitario ed economico. Fino a qualche tempo fa oggetto di una produzione industriale, oggi il bergamotto è un agrume identitario e con notevole impiego in tanti ambiti e scrigno di valori positivi. Dunque i tempi sono più che maturi per questo ulteriore scatto di qualità.

Non è stato semplice arrivare fino a qui. Fondamentale è stato il ruolo della Camera di Commercio per vivere questa esperienza unificante rispetto alle tante questioni che invece disgregano. Oggi ci unisce il Bergamotto. Come Università, dunque, fin dal primo momento abbiamo aderito con entusiasmo al percorso, prestando il nostro supporto scientifico con attività di caratterizzazione, conformazione e diffusione. Noi restiamo impegnati e disponibili». Così ha concluso il rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti.

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