Riceviamo e pubblichiamo
In risposta al recente incontro intercorso presso Taurianova ed organizzato dalla medesima amministrazione comunale, fra alcuni sindaci del territorio e l’assessore ai trasporti della Regione Calabria Emma Staine, dal quale deriva la proposta di trasformare le storiche linee ferroviarie “Taurensi” in piste ciclabili, il Comitato Civico Pro Ferrovie Taurensi esprime profonda preoccupazione riguardo alle implicazioni di questa decisione, la quale rischia di compromettere in maniera irreparabile il futuro della mobilità della Piana di Gioia Tauro.
Le linee ferroviarie “Taurensi”, costruite agli inizi del Novecento dalla società “Mediterranea Calabro Lucane” poi divenuta sono gestione governativa “Ferrovie Calabro Lucane”, sono testimonianze tangibili del patrimonio industriale e storico della nostra regione. Dalla data di sospensione del servizio ferroviario, avvenuta oltre dieci anni fa nel 2011, il territorio pianigiano è rimasto orfano di un comodo e capillare servizio di trasporto pubblico locale. Da anni come Comitato civico, insieme ad altre realtà regionali e del territorio, abbiamo proposto l’ammodernamento del vecchio tracciato in una moderna ed efficiente metropolitana di superficie. Ancora una volta, però, siamo costretti ad attenzionare una nuova proposta di conversione in pista ciclabile del tracciato, la quale potrebbe comportare la perdita irreparabile non solo di un elemento significativo del nostro passato, ma anche di una fondamentale infrastruttura del nostro futuroal servizio di un’area densamente abitata da circa 180.000 abitanti.
Non possiamo perciò comprendere come si possa, in controtendenza con il resto della Penisola, progettare la costruzione di una pista ciclabile lungo un tracciato ferroviario della lunghezza di circa 32 km da Gioia Tauro a Cinquefrondi, smantellando di fatti un’arteria pendolare già realizzata da oltre cent’anni al servizio della mobilità interna. Sottolineiamo, inoltre, come nella nostra realtà esista una scarsa cultura della bicicletta. Nella nostra Regione tutte le piste ciclabili realizzate sono state un completo fallimento. Per restare in tema, citiamo il caso della ciclabile ricavata su una parte dell’ex tracciato della linea Spezzano Albanese – Castrovillari – Lagonegro delle Ferrovie Calabro Lucane, soppressa nel 1979. Il tratto di ciclabile realizzato qualche anno fa tra le fermate di Morano Calabro e Campotenese non solo ha registrato bassissima e sporadica utenza, ma è stato anche sequestrato nel 2022 per carenze strutturali e di sicurezza.
Di seguito, alcuni punti che decretano l’infondatezza di tale proposta di riconversione per le linee Taurensi:
Il Comitato Pro Taurensi invita dunque le autorità competenti e l’attuale gestore della linea “Ferrovie della Calabria” ad abbandonare qualsiasi idea di conversione delle Taurensi in percorsi ciclabili, ma a valutare attentamente la valenza del loro ripristinoin considerazione di varie strategie virtuose messe in atto in tutto il Paese per il recupero dell’infrastruttura ferroviaria nazionale,ad esempio, a scopi turistici recentemente per la ferrovia Noto – Pachino, Alcantara – Randazzo e altre.
L’organizzazione si impegna a collaborare con le parti interessate per sviluppare soluzioni che rispettino la nostra storia e ottimizzino l’utilizzo delle risorse disponibili ed inoltrerà formale richiesta d’incontro alle autorità di competenza.