sabato,Aprile 27 2024

Reggio, Ana-Ugl: «Sulle concessioni rispettiamo l’ordinanza del Tar ma continueremo a batterci»

Gli ambulanti: «Porteremo all’attenzioni delle Istituzioni europee e del Governo italiano il caso degli ambulanti reggini e dell’accanimento che stanno subendo dall’Amministrazione comunale»

Reggio, Ana-Ugl: «Sulle concessioni rispettiamo l’ordinanza del Tar ma continueremo a batterci»

Ana-Ugl non è sorpresa della decisione assunta dal Tar Calabria in merito alla richiesta di sospensione cautelare della determina dirigenziale n. 7107 del 29.12.2023 con la quale, sostanzialmente, si è deciso di procedere alla messa a bando le concessioni degli operatori ambulanti dei mercati, delle fiere, dei chioschi, delle edicole, dei posteggi fissi ecc. di Reggio Calabria.

«Stiamo parlando di un aggregato di oltre 500 concessioni di cui sono titolari non meno di 300 operatori che si vedono negato dal Comune di Reggio Calabria quanto stabilito da ben due Leggi dello Stato Italiano (la n.77 del 17 luglio 2020 e la n. 214 del 30 dicembre 2023) che prevedono il rinnovo delle concessioni fino al 2032 – afferma l’associazione -. E tutto questo scaturisce da una sterzata liberista della struttura dirigenziale e delle Amministrazioni Comunali di Reggio Calabria (quella dell’attuale sindaco Falcomatà e della precedente), le quali hanno sposato e condiviso i principi liberisti della Direttiva Bolkestein – applicando agli ambulanti di Reggio Calabria giudizi di Tar e sentenze del Consiglio di Stato – che nulla hanno a che vedere con gli ambulanti Reggini o che addirittura si riferiscono alle concessioni balneari.

Siamo stupiti che l’assessore La Nucara – con la quale abbiamo instaurato un fitto rapporto di interlocuzione coinvolgendo persino la dirigenza nazionale della nostra associazione – oggi si dichiara soddisfatta dell’allineamento di Reggio Calabria ai principi euro unitari stabiliti dalla Direttiva Bolkestein, ignorando il fatto che quei principi sono stati fatti propri e assorbiti dalla Legge sulla Concorrenza 2022 n. 214/2023chetuttavia salvaguarda le concessioni in essere al 31.12.2020 prevedendo per esse – in via eccezionale e sulla base del legittimo affidamento – il rinnovo fino al 2032. L’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria non sa – ma noi la vogliamo informare – che la messa a bando delle concessioni produce effetti devastanti sulle piccole attività ambulanti perché perdono la loro titolarità e determina a cascata effetti sugli affidamenti bancari, sui mutui e i finanziamenti in corso, sugli investimenti e sui progetti di vita delle stesse famiglie.

L’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria non sa – ma noi la vogliamo informare – che nella Regione Emilia Romagna oltre 500 ambulanti, di cui circa 150 nella sola città di Bologna, avevano perso la loro concessione a seguito dei bandi espletati nel 2017 in applicazione della Direttiva Bolkestein. L’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria son sa – ma noi la vogliamo informare – che tutto questo si riflette pesantemente sulle filiere produttive che vivono e si alimentano dei mercati e delle fiere con danni all’economia del paese. E dunque, senza far venire meno la nostra collaborazione con l’assessore La Nucara e l’Amministrazione Comunale, ribadiamo la nostra contrarietà alla Direttiva Bolkestein e ai Bandi e rimaniamo convinti che – nei tempi di crisi odierni per le piccole attività ambulanti – invece che applicare le politiche liberiste che hanno devastato il commercio in Italia e in Europa, con l’espansione dei Centri Commerciali e l’esplosione delle vendite online, debbano essere applicate le politiche sociali che tendano alla coesione sociale, come stabilito dalla Costituzione della Repubblica Italiana e da altri articoli dalla stessa Direttiva Bolkestein.

Rimaniamo fiduciosi delle decisioni di merito che assumerà il Tar Calabria e annunciamo che porteremo all’attenzioni delle Istituzioni Europee e del Governo Italiano il caso degli ambulanti di Reggio Calabria e dell’accanimento che stanno subendo dall’Amministrazione Comunale con la pervicace volontà di mettere a bando le loro concessioni, in spregio delle normative vigenti che migliaia di altre Città e Comuni d’Italia hanno già attuato e recepito (ultime delle quali Catania, Siracusa, Potenza e Fondi), rinnovando le concessioni agli ambulanti fino al 2032.

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