sabato,Aprile 27 2024

Dieci anni dalla morte del giornalista Alessandro Bozzo, due giornate per ricordarlo

A Marano Principato e Cosenza, il 12 e il 15 marzo, momenti di riflessione sul precariato e il futuro del giornalismo

Dieci anni dalla morte del giornalista Alessandro Bozzo, due giornate per ricordarlo

Sono passati dieci anni da quando il giornalista Alessandro Bozzo ha deciso di togliersi la vita, mettendo fine a una vita di precariato, sfruttamento, salari troppo bassi, mobbing e intimidazioni quotidiane. La sua vicenda, ripercorsa attraverso un diario-testamento, è diventata una storia collettiva sullo stato dell’informazione in Italia.

In occasione del decennale della morte di Bozzo, Cosenza ricorda il giornalista scomparso il 15 marzo del 2013, con due giornate e tre momenti di riflessione sulle difficoltà di fare il cronista in Calabria e, più in generale, sul precariato imperante. Si parte domenica 12 marzo a Marano Principato, luogo in cui il giornalista si tolse la vita. Alle 18, nell’auditorium del Centro di aggregazione giovanile “Cesare Baccelli”, l’attore Salvo Piparo e il musicista Michele Piccione, metteranno in scena la pièce “Volevo solo fare il giornalista – La storia di Alessandro Bozzo” tratta dal libro “Quattro centesimi a riga” (ed. Zolfo, 2022) di Lucio Luca, giornalista de La Repubblica che da anni segue il caso Bozzo, al quale aveva già dedicato un primo libro, “L’altro giorno ho fatto quarant’anni” (Laurana editore, 2018).

Mercoledì 15 marzo invece, ci si sposterà a Cosenza per un’intera giornata che prenderà il via alle 10 a Villa Rendano con le scuole superiori cittadine, mentre alle 17, il museo dei Bretti e degli Enotri ospiterà un dibattito a più voci sulla libertà di stampa e su temi che, dopo un decennio, restano ancora attualissimi: dal precariato alle ingerenze della politica nel lavoro delle redazioni, dalle querele al futuro dell’informazione. La mattina, dopo i saluti di Walter Pellegrini, presidente della Fondazione Attilio e Elena Giuliani, e di Franco Mollo in rappresentanza del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”, con l’autore Lucio Luca dialogheranno la consigliera comunale di Cosenza con delega alla Cultura, Antonietta Cozza, e l’assessore alla Cultura di Marano Principato, Lia Molinaro, con loro anche Marianna Bozzo, sorella di Alessandro, e i giornalisti Rosamaria Aquino ed Eugenio Furia.

In platea gli studenti del liceo scientifico “E. Fermi” di Cosenza, del Polo scientifico Brutium, delle scuole secondarie di Marano Principato e dell’istituto comprensivo di Cerisano che hanno letto e avviato una riflessione sul libro “Quattro centesimi a riga”. Nel pomeriggio invece, il sindaco di Cosenza Franz Caruso aprirà facendo gli onori di casa, seguiranno i saluti del suo omologo principatese, Pino Salerno, e di Raffaele Zunino, in rappresentanza del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”. Moderati da Antonietta Cozza, accanto a Lucio Luca, Marianna Bozzo e Rosamaria Aquino interverranno Francesco Graziadio, consigliere comunale, e la presidente dell’Istituto Studi Storici Francesca Lena.

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