Scuola, domani suona la prima campanella a Reggio. Princi: «Un anno sereno e foriero di opportunità»

Domani suonerà la prima campanella per la maggior parte degli studenti reggini. Qualcuno infatti ha già iniziato ieri, per scelta dei singoli istituti, nell’ambito dell’esercizio dell’autonomia scolastica. Ma è giovedì 14 settembre il giorno dell’avvio del nuovo anno scolastico 2023/2024 che impegnerà gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, fino all’8 giugno prossimo per 203 giorni effettivi, nel rispetto del calendario fissato dalla regione. 

Un anno di serenità e opportunità

Un anno intenso, in un momento particolare della vita economica e sociale del paese e della Calabria in primis che vede le istituzioni impegnate nello stanziamento di risorse per cercare di aiutare le famiglie a far fronte alle spese che devono sostenere per i loro figli. «E’ un momento particolare e le famiglie hanno bisogno di essere rasserenate» ne è convinta la vicepresidente della giunta regionale con delega all’istruzione Giusi Princi illustrando al Reggino le misure messe in campo per far fronte al caro scuola e sottolineando «il diritto dovere» delle istituzioni di garantire ai ragazzi «un anno di serenità e foriero di opportunità» per tutti. 

La scuola come opportunità

Questo il messaggio di augurio a tutti gli studenti della vicepresidente che domani darà il proprio benvenuto personale presenziando in un istituto di primo grado della città. 

La scuola deve essere opportunità, rincara la Princi, «perché è la conoscenza che rende liberi i nostri ragazzi e la conoscenza deve passare da un’alta qualità della didattica, da una scuola che garantisca i presupposti di serenità e dalle istituzioni, quindi in questo caso, da una regione che sia vigile e attenta nel garantire attraverso – apposite – risorse, gli strumenti che permettano alle scuole di rendere la didattica sempre più innovativa». 

Formare teste pensanti

Lavorare sui ragazzi per gettare le basi per il futuro, dare loro opportunità legate sia ad un futuro universitario che professionale, perché è la scuola, unitamente alle famiglie, la principale guida che accompagna i giovani dalla tenera età sino al mondo del lavoro. Questo, in sintesi, il messaggio di Giusi Princi perché solo così «diamo opportunità alla nostra terra. Quanto più ben formiamo i nostri giovani facendoli diventare teste pensanti tanto più eleviamo la qualità della classe politica e dirigenziale che ha bisogno sempre più di competenze e quindi di merito – ma anche – di essere motivata e innamorata della propria terra». «Questo – ha concluso la Princi – è quello su cui vogliamo e dobbiamo lavorare». 

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