L’INTERVISTA| Caro scuola, parla Giusi Princi: «Innalzeremo l’Isee e faremo di più. Ecco tutte le misure»
La vicepresidente della Giunta regionale con delega all'Istruzione risponde alle domande de ilReggino.it dopo le polemiche sui costi cui andranno incontro le famiglie con l'inizio dell'anno scolastico
Abbiamo già parlato in questi giorni del caro scuola e del voucher Io studio attivato per aiutare le famiglie a far fronte alle costose spese scolastiche, soprattutto dei libri di testo, tuttavia, insufficiente poiché destinato a chi ha un reddito Isee fino a 6mila euro. Ma sono in arrivo altre misure, messe in campo già per il presente anno scolastico, illustrate direttamente dalla vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi, in un’intervista a IlReggino.it, la quale ha fornito chiarimenti e dettagli anche sulle borse di studio annunciate nei giorni scorsi.
Vicepresidente, oltre al voucher “Io studio” quali sono le misure messe in campo per aiutare le famiglie?
«Io studio è una delle misure a valere su fondi statali, legata alla legge n. 62/2017. Poi c’è un’altra misura, sempre inerente ai fondi statali, legata alla legge 448/1998. Abbiamo ultimato tutta quanta l’istruttoria proprio per velocizzare, perché stiamo cercando, ad ampio raggio, di venire incontro alle famiglie, poichè sappiamo che è un momento storico particolare, quindi abbiamo accelerato l’iter per far partire da subito anche questa misura. Si tratta, anche in questo caso, di una sorta di “bonus libri” destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La misura è in partenza, per cui le scuole immediatamente attiveranno l’iter con le famiglie che dovranno presentare l’istanza e il relativo modello Isee. Saranno poi i comuni, sulla base delle graduatorie che acquisiranno dalle istituzioni scolastiche, che verseranno alle scuole le risorse. Le famiglie a quel punto riceveranno le cosiddette “cedole librarie” come avveniva negli altri anni, oppure sarà attivato il comodato d’uso, o, ancora compreranno i testi e poi saranno erogati i rimborsi».
L’attuale tetto Isee, il più basso tra tutte le regioni italiane, verrà quindi innalzato?
«E’ vero che siamo tra le regioni che hanno individuato l’Isee più basso, ma tenga conto che ciò è basato anche sui dati Istat sul reddito procapite che è in assoluto molto più basso delle altre regioni. Ad ogni modo, la misura appena illustrata prevede un Isee di 10.632,94 euro e le risorse stanziate ammontano a 6.486.831 euro. Inoltre, gli altri interventi in arrivo stabiliscono un tetto ancora più alto, di 15mila euro, proprio per raggiungere anche il ceto medio».
Si riferisce alle borse di studio annunciate nei giorni scorsi?
«Esattamente. Si tratta di una misura che non riguarda i fondi statali e si inserisce nella nuova programmazione, basata su risorse comunitarie. La prima cosa importante da sottolineare è che, a differenza del passato, i fondi non saranno indirizzati alle istituzioni scolastiche ma, proprio per venire incontro ai nuclei familiari meno abbienti, con maggior disagio, andranno direttamente alle famiglie beneficiarie.
Parliamo di borse di studio legate all’Isee e al merito. Sul primo fronte, proprio per abbracciare anche il ceto medio consideriamo di elevare il tetto Isee a 15mila euro, quanto al merito invece stiamo individuando i criteri; siccome è una cosa che vogliamo attivare da subito stiamo valutando di riferirci all’anno scolastico 2021-2022».
Le borse di studio saranno attive già da quest’anno?
«Sì assolutamente, ci stiamo lavorando e nel giro di una decina di giorni contiamo di pubblicare il bando in modo che le famiglie si possano attivare con le richieste. Questo bonus, che potrebbe essere sui 400-500 euro, potrà essere utilizzato per coprire le spese già sostenute per i libri di testo, piuttosto che per il corredo scolastico, non dimentichiamo infatti quanto impattano i costi degli zaini, dei diari e di tutto il materiale necessario. Per usufruirne, i beneficiari, dovranno soltanto rendicontare le spese che hanno affrontato.
Considerato che, secondo i dati dell’osservatorio e del forum famiglie il caro libri si riflette di più sulle scuole secondarie di secondo grado, contiamo di destinare la misura agli studenti delle superiori, probabilmente del primo e del secondo anno».
Sono previste altre misure per l’anno scolastico in arrivo?
«Proprio l’altro ieri in giunta, abbattendo i tempi, abbiamo approvato il piano regionale del diritto allo studio, erogando importanti risorse ai comuni per poter garantire i servizi essenziali agli studenti calabresi e soprattutto a quelli in condizioni di maggiore fragilità. Le risorse del piano del diritto allo studio, come lei ben sa, sono importanti per l’assistenza specialistica ai disabili, per il trasporto scolastico, per la mensa. Il valore complessivo del piano è di 4 milioni e 500mila euro che verranno erogati nel giro di 15 giorni ai comuni affinchè abbiano tutto quanto l’importo, al 100%, e riescano a garantire questi servizi. Come ho già detto, inoltre, questa cifra sarà rimpinguata e ci impegniamo ad aumentarla fino a 2milioni di euro».