Consiglio comunale, Minicuci chiede le dimissioni del sindaco. La minoranza di centrodestra lascia l’aula

Comincia coi fuochi d’artificio il consiglio comunale di Reggio Calabria. Sul piatto importanti argomenti come la Tari. Subito prima del consiglio (convocato per le 9) è stata convocata d’urgenza la conferenza dei capigruppo per decidere se procedere prima con la surroga di Castorina

Ma è il consigliere Antonino Minicuci a prendere la parola e a chiedere, in relazione alla vicenda degli arresti del consigliere Pd, ancora una volta le dimissioni del sindaco Falcomatà. Terminati i 5 minuti concessi per argomenti che non hanno attinenza agli ordini del giorno, Minicuci abbandona l’aula seguito dalla minoranza di centrodestra.

A seguire la presa d’atto della nota prefettizia con cui viene comunicata la sospensione ope legis di Antonino Castorina. Sostituzione temporanea con la consigliera Angela Martino (prima dei non eletti) nella lista n. 21 del Partito democratico, fino al termine della sospensione. «Il senso di responsabilità ispireranno il mio impegno. Il mio ingresso non è la conseguenza di un evento ordinario, la mia è una sostituzione a tempo , ma mi impegno a portarlo avanti come se avessi davanti tutta la legislatura di 5 anni. L’attività politica è l’arte più nobile».

«Scappano dall’aula e dal confronto, evidentemente doveva essere fatto un colpo di scena, ma questa non è politica e rispetto delle istituzioni -commenta il consigliere Giuseppe Marino – Alla magistratura chiediamo di andare fino infondo, la città ha bisogno di avere la verità dei fatti, che si accerta nel processo come dice la Costituzione».