sabato,Aprile 27 2024

Emergenze, incompiute e nuove opere. Parla Muraca: «Così cambieremo il volto di Reggio Calabria»

L'assessore ai lavori pubblici fa il punto: dal Waterfront all'emergenza acqua piovana, fino al palazzo di Giustizia ed al decreto Reggio

Emergenze, incompiute e nuove opere. Parla Muraca: «Così cambieremo il volto di Reggio Calabria»

Secondo tempo per l’amministrazione Falcomatà e secondo mandato per l’assessorato ai Lavori Pubblici che resta in mano a Giovanni Muraca. L’assessore lo aveva ereditato dopo la burrascosa conclusione dei rapporti istituzionali tra il sindaco e l’ex titolare angela Marcianò. Tra peculiarità, destinazioni di fondi e cambiamenti vediamo quali sono le direttive principali sulle quali si muoverà l’assessorato nei prossimi mesi. Tenendo presente che si tratta di una tematica cardine per lo sviluppo della città soprattutto adesso che l’economia, a causa anche della pandemia, ha subito una brusca frenata su un cammino già rallentato.

Qual è per lei un’opera simbolo della città di Reggio Calabria?

«Non un’opera, ma un insieme di opere: il fronte mare che stiamo realizzando e che ha bisogno di un ulteriore passo in avanti ovvero il museo del mare, lo Zaha Hadid, ma non lasciato lì come un monumento solitario. Va inserito il porto turistico di Reggio. Stiamo finendo il Parco lineare Sud, stiamo per iniziare i lavori del ponte di collegamento, il Waterfront sta per essere ultimato. A questo si aggiunga la parte Omeca e San Gregorie per arrivare a Pellaro, sempre via mare, cosa manca per poter creare l’indotto turistico?

Il museo del mare coniugato al porto turistico che darebbe la possibilità di fermarsi alle migliaia di barche che transitano nello Stretto. Abbiamo chiesto questi finanziamenti sui contratti istituzionali di sviluppo (Cis) circa 70 milioni di euro, ma come seconda possibilità c’è il Recovery fund per chiedere le risorse strategiche. Ci sono anche i fondi richiesti per il lungomare di Gallico ed il ponte di collegamento Gallico Catona, anche in questa proiezione l’obiettivo è avvicinare i cittadini al mare».

Capitolo decreto Reggio

«L’interlocuzione con il governo per il decreto Reggio è continua. Il sindaco è stato di recente a Roma. Il dialogo col ministero delle Infrastrutture punta alla formulazione di una Convenzione unica sul decreto Reggio. Il decreto Reggio si compone da più convenzioni, alcune sono in essere e ci stiamo lavorando (appalto Armo Santa Venere, Obiettivo occupazione, appalto da 10 milioni di euro per le strade), abbiamo la cassa e riusciamo ad intervenire.

Purtroppo per alcune linee di finanziamento sono scadute le convenzioni e la discussione sta nell’avere una convenzione unica (a partire dal presente) che abbracci tutto queste convenzioni, tutti i fondi incanalati in un unico flusso. Tuttavia per far questo serve definire uno storico che ricomprenda i contenziosi (tecnici ed espropri non pagati, opere avviate e non realizzate), cosa non semplice da fare perché molti debiti sono stati ereditati.

Nelle more continuiamo a lavorare sulle linee di finanziamento, ma il dialogo serve a mantenere aperta la finestra sulla convenzione unica e lavorare sulla ricostruzione del contenzioso con maggior elasticità da parte del ministero sulla riformulazione della convenzione unica che darebbe molte possibilità al Comune, con apertura di linee di spesa notevoli: si pensi solo al progetto integrato del mercato di Mortara, le aste del Calopinace.

Una parte dei fondi del museo della visitazione era su una linea di finanziamento del decreto Reggio con convenzione scaduta: una parte di lavori è stata quasi ultimata, non siamo riusciti ad ultimare la parte finanziata dal decreto Reggio. Avendo individuato una difficoltà oggettiva di cassa ho spondato una parte del lavoro bloccata sui Patti per il Sud, c’è già il decreto. Stiamo interloquendo con la ditta che lavorava coi fondi del decreto Reggio per fare un progetto a passarlo al finanziamento dei Patti. Come abbiamo già fatto per il parco lineare.

Centro polifunzionale Pentimele in questo momento in gara di progettazione a Invitalia, stazione appaltante,  sempre coi Patti per il sud. Invitalia ha fatto una gara di progettazione che stanno esaminando in queste settimane. L’indirizzo politico è quello di creare un centro polivalente con più impianti sportivi di diverso utilizzo, vedremo l’idea del progettista, una commissione valuterà».

E l’opera di collegamento tra i due piloni?

«Abbiamo ricevuto una nota dall’Anci per presentare un’opera meritevole, ecco il collegamento tra i piloni ci è sembrata una buona idea. Però teniamo presente che coinvolge Messina, quindi è necessaria una interlocuzione con l’altra città metropolitana dello Stretto. Vedremo cosa deciderà Anci»

Com’è la situazione al palazzo di giustizia?

«Il Comune ha posto la clausola rescissoria. La stessa amministrazione aspetta dal tribunale di Catanzaro ancora non si è espresso. Siamo in attesa di una sentenza che riguarda il piano di consistenza che come ente abbiamo realizzato tramite la direzione dei lavori e che è propedeutico alla riapertura del cantiere. Senza la realizzazione di questo passaggio, tutto è fermo».

Cosa si sta facendo per mitigare i danni da maltempo che si ripropongono periodicamente?

«Intanto un intervento parzialmente risolutivo è quello per piazzetta della Pace (zona Stadio, per intenderci, nds) dove è stato realizzato un “sollevamento” che farà in modo di convogliare le acque piovane su una condotta di raccolta che abbiamo realizzato in zona Stadio. L’impianto è realizzato basterà accenderlo.

I finanziamenti vengono sempre dai Patti per il sud. Su via Petrara, Condera, Spirito Santo e San Cristoforo stiamo in opera con cantieri in essere, lo scopo è raccogliere le acque piovane, distinguendole dalle acque nere per risolvere il problema della scarico a mare al lido comunale. Su Vallone Petrara le acque vengono invece convogliata al torrente Annunziata, lì non c’era un sistema di raccolta.

Abbiamo già appaltato i lavori e dobbiamo solo iniziare su via Carrubara e zona Reggio Campi, quindi l’acqua non andrà più ad allegare il centro ma verrà convogliata in fiumara. Ma questo non basta. In attivazione un piano di manutenzione ordinaria, anche per la pulizia delle caditoie». 

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