Rinvio inaugurazione Waterfront, per Modafferi: «Dall’amministrazione bugie sospette»

Con una nota l’amministrazione Falcomatà, dopo aver annunciato l’inaugurazione del waterfront il prossimo 21 marzo, faceva un passo indietro motivandolo col fatto che l’evento “deve essere una festa per i reggini, abbiamo deciso di rinviare le diverse iniziative in programma per consentire a tutta la città di poter partecipare, ovviamente con il necessario distanziamento. Purtroppo le restrizioni attuali, con l´ingresso della Calabria in zona arancione non consentono di svolgere la cerimonia in sicurezza”.

Secondo Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Vox Italia Calabria c’è qualcosa che non torna nelle parole del sindaco, se si considera che, seppur animate da buone intenzioni «difettano di fondamento logico e giuridico. Non esistono sostanziali differenze in relazione agli eventi all’aperto tra zona arancione e zona gialla, quindi di certo non è l’attenzione alla sicurezza che avrà indotto il sindaco a rimandare la cerimonia, la zona arancione, rispetto alla gialla,  limita lo spostamento tra comuni, ma essendo un evento che dovrebbe coinvolgere tutta la cittadinanza non può essere questa la causa ostativa. 

Ricordiamo anche che in un recente passato il Sindaco ha inaugurato in data 12 settembre l’Opera di Tresoldi, con tanto di intrattenimento musicale e letterario, con accesso scaglionato e nutrita partecipazione popolare (erano state sospese i festeggiamenti della Madonna della Consolazione), in data 2 ottobre ha invitato ad una passeggiata nei pressi della Scalinata del Water Front, in data 5 ottobre si è esibito in un corteo sul corso Garibaldi per commemorare la vittoria elettorale, ci sorprende tale radicale cambio di comportamento».

Per Modafferi vi è il «fondato dubbio che il rinvio della cerimonia non sia legata ad aspetti di sicurezza, ricordiamo che il DPCM Draghi è del 2 marzo, c´era tutto il tempo per avere idea del contesto che si profilava il 21 di marzo,  da allora si prevedeva una stretta sulle regioni, non esistono sostanziali differenze tra la zona gialla e la zona arancione, non si prevedono scenari a breve di un ritorno alla normalità per la realtà calabrese, sfugge quindi cosa potrebbe cambiare in termini di sicurezza nei prossimi 20 giorni. Quali possono essere stati i reali motivi di tale “contrordine” a 4 giorni dalla pomposa cerimonia?».

La verità sarebbe invece che «ad oggi la ditta non ha consegnato formalmente l’opera, non per ritardo, ma per il mancato pagamento degli ultimi lavori. Tale voce popolare ha trovato riscontro da più parti».

In conclusione il coordinatore invita il primo cittadino «a fare chiarezza su tale altra situazione ambigua ed equivoca, e chiarire ogni possibile dubbio. Vari esponenti dell’amministrazione Comunale ripetono che va ricostruita la fiducia tra l’Istituzione Comune ed i cittadini, appare difficile se si continua a fare della bugia la base della comunicazione

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google