La Regione Calabria e il pasticcio dei fondi per i centri antiviolenza: 170mila euro non spesi da restituire

Di Alessia Bausone – Fondi per le donne vittime di violenza restituiti al mittente, ossia lo Stato, per inefficienza dei competenti uffici e per inerzia della politica calabrese. È l’ennesimo scandalo nostrano. L’Osservatorio regionale sulla violenza di genere ha stimato due anni fa che il 26,4% delle donne calabresi tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza maschile. Sul tema si susseguono convegni, inaugurazioni di panchine rosse, commemorazioni e… incarichi (leggasi consigliere di parità, commissioni pari opportunità, tavoli e osservatori).

Sulle inefficienze e sulle mancanze di tutele c’è chi punta il dito sul fattore culturale, sulla mancanza di formazione e sulla difficoltà a scardinare stereotipi di genere. Non è da trascurare, però, il fattore istituzionale, con una politica non in grado di dare i giusti segnali, tendendo, a volte, a perdersi in un brodo di giuggiole fatto di spot mediatici e supercazzole burocratiche.
Continua a leggere su LaCnews24.it

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google