Alla vigilia di una settimana delicata, come quella che l’amministrazione “Falcomatà due” si appresta a vivere, un caso curioso si è verificato giovedì, in occasione della convocazione della quinta commissione Politiche sociali, presieduta da Carmelo Romeo.
Settimana delicata perché, a piccoli passi, si avvicina la scadenza del 19 novembre, data in cui ci sarà la sentenza sul caso “Miramare” che vede tra gli imputati il sindaco, Giuseppe Falcomatà, e parte della sua ex giunta, quella del “primo tempo” per intenderci.
In Commissione politiche sociali è il consigliere Filippo Quartuccio a presentare la mozione sui “Corsi di primo soccorso”. Una mozione firmata anche dalla consigliera di “Impegno e identità”, Filomena Iatì, sensibile alle problematiche relative allo sport.
Nel documento si chiedeva l’impegno al sindaco ed alla giunta di «valutare concretamente la possibilità di promuovere, anche sfruttando il prezioso supporto di associazioni di volontariato ed enti sanitari del territorio, la realizzazione di Corsi di primo soccorso per i cittadini, associazioni e società sportive, siano esse professionistiche o dilettantistiche, degli atti idonei a fornire un’assistenza immediata, utili a costruire conoscenza e consapevolezza rispetto ai temi della sicurezza personale».
Ad uscire di scena sono stati i consiglieri di opposizione Federico Milia, Guido Rulli, Antonino Caridi e Saverio Anghelone e, cosa ancora più particolare, anche i consiglieri Mario Cardia e Giuseppe Sera. Le uscite hanno determinato il venir meno del numero legale e la seduta non è più proseguita, con grande rammarico del consigliere che aveva portato la mozione in commissione, rimasto certamente male soprattutto per l’uscita dei colleghi di maggioranza. Divergenze politiche o cosa all’origine dei fatti? Episodi inspiegabili alla vigilia di un momento fatidico come quello che l’amministrazione di appresta a vivere.
La mozione sarà ripresentata martedì pomeriggio, nella nuova seduta della commissione.