lunedì,Giugno 17 2024

Comune di Reggio, si dimette il consigliere Malaspina. È di nuovo crisi?

L’ex consigliere di ReggioAttiva: «Non ci sono più le condizioni per poter lavorare serenamente; non è più possibile continuare a portare avanti le legittime richieste dei cittadini»

Comune di Reggio, si dimette il consigliere Malaspina. È di nuovo crisi?

Un atto estremo. Un atto di coraggio. Un atto forse pensato e messo a punto per aprire le porte anche ad altri colleghi. Si è dimesso pochi minuti fa il consigliere di ReggioAttiva Nicola Malaspina. Stavolta non dal notaio, ma davanti al segretario generale, come previsto.

«Il convulso evolversi della situazione scaturita dalla condanna in primo grado del Sindaco Falcomatà -s cirve il consigliere in una nota – mi ha obbligato ad una attenta analisi e ad una consequenziale decisione, forte, dura, irrevocabile. Con il cuore in mano chiedo scusa agli elettori, agli amici, ai militanti del Centro Studi Tradizione Partecipazione, a REggioATTIVA che mi hanno concesso l’onore di rappresentare la Città in questi mesi, ma a questo punto, il tempo delle parole è finito, il tempo dei numeri è finito, il tempo dei giochi di potere sulla pelle della Città è finito e per onorare fino in fondo la fiducia che mi è stata concessa, non vi è stata altra scelta se non quella di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Fino al 19 novembre, quotidianamente, in tutte le commissioni, ho lavorato senza risparmiarmi, cercando di portare all’attenzione dell’amministrazione le istanze dei cittadini, ma oggi, di fronte alla decapitazione delle figure apicali dell’amministrazione e al successivo mercimonio di poltrone, tristemente bisogna prendere atto della realtà».

Nelle parole, l’ex consigliere spiega anche il perché del suo gesto «Non ci sono più le condizioni per poter lavorare serenamente; non è più possibile continuare a portare avanti le legittime richieste dei cittadini in un’aula cieca, sorda ed oggi finanche delegittimata del suo ruolo.

L’unica prospettiva coerente e in linea con le mie scelte etiche e morali, l’unica prospettiva, per chi ha veramente a cuore  il bene della città, è rappresentata dalle dimissioni, non solo perché ogni altra azione sarebbe stata inutile, insignificante, incompresa da una Città delusa e fortemente arrabbiata, ma soprattutto per testimoniare, con atti concreti, la distanza incolmabile tra chi da sempre si è impegnato in politica per passione, per smisurato amore per questa Terra e per questa Comunità e tutti coloro i quali utilizzano la politica per soddisfare i propri egoistici interessi; tra chi, con la coscienza limpida, può guardare i suoi concittadini negli occhi e coloro i quali assuefatti al compromesso hanno smarrito il senso del pudore e della vergogna.

Io stesso sono convinto che una voce fuori dal coro non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di restituire, come sarebbe corretto, la parola alle urne e quindi ai reggini, ma sono altrettanto convinto che la mia scelta potrà contribuire a restituire dignità e credibilità ad una politica che i cittadini avvertono sempre più lontana, sempre più distante dai propri bisogni, dalle proprie necessità, dai propri problemi. Fin da ragazzino, in quella palestra di vita che è stata il Fronte della Gioventù, ho appreso che il primo metodo di insegnamento è quello dell’esempio, che l’azione conta più delle parole, dunque, anche se spogliato del ruolo istituzionale, continuerò, come sempre ho fatto, a combattere per questa sfortunata Città, convinto più che mai che “La lotta per il potere può essere terribile, ma la lotta per le briciole del potere è sempre patetica».

Al suo posto dovrebbe subentrare Giuseppe Vizzari, secondo nella lista di ReggioAttiva con 3415 voti.

Cosa succederà adesso? I consiglieri di minoranza che le dimissioni le avevano promesse al notaio intenderanno passare dalle parole ai fatti? Oppure si andrà sereni in consiglio comunale domani, come se nulla fosse? Poche ore e lo scopriremo.

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