Comunali Palmi, Ranuccio: «Vincerò, i cittadini ricordano com’era la città cinque anni fa»

«Io mi sento di vincere, non perché ho un ego smisurato, ma perché sono convinto che i cittadini sapranno notare le differenze e di certo si ricordano com’era la città 5 anni. Soprattutto, sanno quanto ancora c’è in serbo nonostante i due anni di pandemia che hanno fortemente allentato l’attività amministrativa». Si mostra sicuro di sé e della sua azione amministrativa, il sindaco uscente di Palmi Giuseppe Ranuccio, in vista di questa tornata elettorale che lo vede candidato, insieme all’ex primo cittadino Giovanni Barone e all’attuale consigliere di minoranza Giuseppe Ippolito Armino.

Ranuccio appare motivato e agguerrito e non le manda a dire ai suoi avversari politici e al consigliere regionale Giuseppe Mattiani, che proprio a Ilreggino.it ha affidato le sue critiche all’indirizzo dell’attuale sindaco. «La mia campagna elettorale non è e non sarà incentrata sul rispondere alle provocazioni o alle illazioni degli avversari, come in questo caso – dice Ranuccio –, ma sarà improntata su quello che abbiamo fatto, perché i fatti sono più potenti delle parole, e su quello che vogliamo fare. Questo sarà il leitmotiv della nostra campagna elettorale. Però, nel merito delle parole di Mattiani, mi corre l’obbligo di precisare che non è affatto vero che non ci siamo sentiti, perché abbiamo interloquito più volte.

E poi, non è vero che abbiamo fatto solo ordinaria amministrazione, e questo non lo dico io ma i fatti, i risultati e le opere pubbliche realizzate o ancora in corso d’opera. Ma quand’anche fosse vero, vorrei ricordare che la sua amministrazione comunale, che è quella che oggi si ripropone alla guida della città, non ha fatto neppure quello. Pertanto, ammesso che ciò che dice sia vero, noi almeno l’ordinario l’abbiamo fatto, loro neppure quello. D’altronde, a detta di tutti, quella di Barone viene ricordata come la peggiore amministrazione della storia di Palmi».

E circa gli attacchi che gli vengono mossi da Barone, Ranuccio afferma che quest’ultimo lo critica perché «non avendo contenuti e non potendo rivendicare quello che ha fatto – perché non ha fatto nulla se non danni di cui si ricordano bene i cittadini – deve per forza attaccarmi. È ovvio che chi c’è dietro ha tutto l’interesse a buttarla in caciara, ma siamo due sindaci uscenti: io ho amministrato 5 anni e lui ha amministrato 5 anni, peraltro non ha avuto nemmeno il coraggio di ricandidarsi sapendo di aver fallito sonoramente, e quindi i cittadini liberamente sapranno giudicare votando quello che ho fatto io e quello che ha fatto lui». Più pacato il giudizio verso l’altro avversario Giuseppe Ippolito Armino. «È una persona perbene – sottolinea Ranuccio – ma non condivido il suo modo di fare politica perché molto spesso è distruttivo più che costruttivo. Certamente parliamo di una persona e di una coalizione corretta, e questo va riconosciuto, ma credo che non abbia alcuna possibilità di vincere».

Per quanto riguarda la sua azione amministrativa, il sindaco uscente sottolinea che molte delle opere compiute sono ancora in corso d’opera da diversi mesi, mentre «quelle che sono partite adesso non sono certo state avviate ad arte in vista della campagna elettorale come sostengono i maligni, ma solo perché dietro c’è un iter burocratico da seguire che non permette a un’opera di partire appena viene progettata. E comunque, sono sempre risultati raggiunti e realizzati a differenza di quanto accaduto nella scorsa amministrazione. In ogni caso, purché si neghi l’evidenza, ci sono progetti che sono partiti un anno o due anni fa, come il progetto “Palmi città felice”, che a breve ci permetterà di inaugurare tre quartieri interamente riqualificati, ossia rione Impiombato, via Basile a Pille e 101. Dopo 30 anni di abbandono, di incuria e di discariche – afferma il sindaco – ci saranno tre grandi parchi giochi e aree attrezzate. Stiamo poi continuando con le strade, sulla scia di quanto fatto in questi 5 anni, e più di 20 km di asfalto nuovo sono stati realizzati in tutta la città, compreso l’efficientamento energetico, l’area fitness che sarà inaugurata a breve sul lungomare e i vari lavori alla Tonnara che stanno procedendo spediti. Di carne al fuoco ce n’è tanta e solo chi è in mala fede non se ne accorge».

In ultima battuta Ranuccio lancia una provocazione ancora una volta all’indirizzo di Barone: «C’è una domanda che io e molti cittadini ci poniamo in questi giorni ed è relativa al ritornello che il mio antagonista e i suoi sostenitori amano ripetere, sul fatto che hanno un forte legame con la Regione, che hanno dalla loro tutto il centrodestra unito, che tutti i parlamentari calabresi li sostengono e che grazie a questi appoggi realizzeranno l’ospedale di Palmi. Premesso che si tratta degli stessi personaggi che 10-15 anni fa gli ospedali li hanno chiusi e oggi promettono di farli, il punto è: se per caso dovessi rivincere io, ciò significa la Regione chiuderà le porte alla città di Palmi e bloccherà i lavori per l’ospedale? Mi piacerebbe conoscere la risposta, dal momento che Barone ha detto che non sarà il sindaco di tutti ma solo di chi lo vota, ma credo che Occhiuto non la pensi alla stessa maniera».

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