domenica,Maggio 12 2024

Comune di Reggio, l’ex consigliere Iatì: «Ombre sul bilancio intervenga il Mef»

Stamattina intanto le indicazioni dall'audizione di Giovanni Minniti, da qualche mese dirigente del settore Tributi e patrimonio edilizio

Comune di Reggio, l’ex consigliere Iatì: «Ombre sul bilancio intervenga il Mef»

Il 24 maggio nel giorno in cui tanti anni fa il Piave mormorò, anche la Prefettura di Reggio finalmente ha mormorato: in particolare ha fatto arrivare la diffida al Comune per la mancata consegna del documento del rendiconto di gestione.

Considerati i tempi forse gli inquilini di palazzo San Giorgio hanno fatto bene a stare sornionamente calmi, almeno in apparenza.
Facciamo due calcoli: il 30 aprile la scadenza prevista per la consegna del rendiconto, non avvenuta in tempo. Il 16 maggio la delibera di giunta che dà l’ok al rendiconto, il 24 maggio la diffida. Di seguito, solo da quella data, sarà possibile contare i 20 giorni per la consegna del provvedimento e per evitare commissario ad acta e scioglimento del Comune. Sì, parole forti, che forse restano lontane da quello che potrà accadere.

Certo è che i giorni passano e si continua a stare nella pace dei sensi: consiglieri di maggioranza che saltano le sedute di commissione Bilancio come se fossero la domenica nella dieta o che, peggio, abbandonano sedute facendo venire meno il numero legale; assessore al ramo che racconta di numeri per cui tutto (o quasi va) per il meglio. Parole a parte, restano i fatti. Il Comune è in fortissimo ritardo con l’emanazione del fondamentale documento contabile. Ma per il resto, la città può dormire sonni tranquilli.

L’ispezione del Mef

Chi invece non dorme sonni tranquilli è Filomena Iatì, consigliera comunale a termine, sostituta di Angela Marcianò nel periodo della sospensione. A ragione non si dà pace. «Ciò che accade a Reggio Calabria è inenarrabile, sotto tutti i punti di vista. Il rendiconto approdato in Giunta il 16 maggio, ben oltre dopo la scadenza fissata per legge al 30 aprile, non è stato ancora licenziato in Consiglio Comunale. Il Prefetto che avrebbe dovuto già valutare, sempre secondo la legge ed in particolare ai sensi dell’art. 141,comma 2, Tuel nonché costante giurisprudenza, l’opportunità di esercitare il Suo potere sostitutivo nominando un commissario ad acta per la redazione dello schema di bilancio già da tre settimane, soltanto ieri diffida il Comune a provvedere entro 20 gg, evidenziando che la massima assise cittadina non ha ancora provveduto a deliberare il rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2021, “sebbene la Giunta abbia approvato lo schema“, senza però indicare la suddetta data di approvazione. Alla fine lo schema di rendiconto verrà senza dubbio approvato, ma quante ombre su questo documento? Soltanto un’ispezione del Mef potrebbe fare luce su tutte queste ombre».

L’audizione

Stamattina intanto le indicazioni dall’audizione di Giovanni Minniti, da qualche mese dirigente del settore Tributi e patrimonio edilizio. Capacità di riscossione al 47%? o la percentuale è ancora più bassa, come ipotizzato dalla consigliera Angela Marcianò? Per lui domande tante, risposte pochissime. E una certezza: la carenza di personale in un settore fondamentale e la mancanza di un ufficio di supporto al dirigente che possa occuparsi di residue e contenzioso. Sappiamo che tra poco dovrebbe essere in funzione, a proposito di Tari, un applicativo per incrociare e fare emergere le risultanze dei dati e, contrastare, forse, l’evasione. Dopo l’inutile audizione che veramente poco ha aggiunto alla conoscenze dei numeri del rendiconto.

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