Molochio, al decoro urbano ci pensano i cittadini

Laddove non arriva l’Amministrazione comunale, ci pensano i cittadini. È quanto si sta facendo a Molochio, dove da qualche tempo è in atto una buona pratica di decoro urbano “a gestione familiare”. I cittadini infatti, singolarmente o in nuclei familiari, hanno cominciato ad adottare interi quartieri, ma anche piazze o aiuole, che curano con dedizione trasformandoli in piccole oasi, abbellendoli con piante, fiori o qualsiasi altro oggetto decorativo. Un’iniziativa salutata con ammirazione dall’Amministrazione targata Marco Caruso, che si è complimentata per il lavoro svolto pubblicamente, attraverso la pagina Facebook dell’Ente.

«Questo è un nuovo esempio di cittadinanza consapevole che dimostra amore per la nostra comunità e gli spazi che viviamo – si legge nel post -.  Come diciamo sempre sono i cittadini a fare la differenza e quando si vive con gusto è più facile riuscirci. Con lo sforzo di tutti saremo in grado di preservare e valorizzare al meglio gli spazi comuni del nostro bel paese». Peccato però, che sia proprio l’Amministrazione comunale a peccare nella cura del paese. Se da un lato infatti, diversi quartieri o aree cittadine risultano ben curati, dall’altro ci si imbatte in zone completamente lasciate al degrado, come ad esempio il quartiere Vernì, dove le erbacce crescono rigogliose invadendo i marciapiedi, per non parlare delle strade comunali, costellate di buche, che costringono gli automobilisti a pericolose gimcane, soprattutto nella zona del cimitero.

Ma quale più e quale meno, tutte le principali arterie, dal corso Onorevole Alessio al corso Regina Margherita, dalla via Roma alla Circonvallazione, si presentano in pessime condizioni, con il manto stradale completamente rovinato e sul quale a poco servono, se non a peggiorare la situazione, gli sporadici interventi di rattoppo col catrame che durano giusto qualche giorno. Le stesse strade “soffrono” anche di poca pulizia, mentre dai tombini, intasati di ogni genere di rifiuto, proviene un forte tanfo che, specialmente in queste serate d’estate quando le finestre rimangono aperte, rende l’aria – in diversi punti del paese – irrespirabile. Peraltro, nessuno dei cantieri che sarebbero dovuti partire a primavera e che riguardavano proprio lavori sulle strade – annunciati a Ilreggino.it dal primo cittadino nel mese di dicembre hanno ancora preso il via.

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