domenica,Maggio 19 2024

Patto per Reggio, il coordinamento metropolitano: «Stornare quella posta dal bilancio»

Il coordinamento: «Il ministro ha approvato lo stanziamento, non lo ha reso operativo, ma il Comune lo ha inserito in bilancio già come acquisito»

Patto per Reggio, il coordinamento metropolitano: «Stornare quella posta dal bilancio»

«Il 30 aprile c.a., il Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, considerate alcune varianti intervenute nel frattempo rispetto al decreto del 6 aprile, siglava un nuovo patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Reggio Calabria indicandone specificamente i parametri da rispettare». Lo scrive in una nota Nicola Barreca del Coordinamento per Reggio Città Metropolitana.

«A fronte di tale delibera e quindi ad accordi governativi precedenti, la città di Reggio Calabria avrebbe dovuto beneficiare della importante somma di 150.000.000 di euro da erogarsi in trance nell’arco di 20 anni.

Il 21 aprile, la Assessore al Bilancio, si peritava di informare i colleghi dell’ulteriore successo amministrativo conseguito dalla giunta, dando per scontata l’acquisizione della somma, imbeccando il facente funzioni che si lasciava andare a lodi sperticate sulla capacità di trattativa di questa amministrazione.

Il problema però sta nel fatto che tale forma di sostegno metropolitano, al momento, non si è ancora concretizzata, e di soldini, la città, non ne ha ancora visti.

Abbiamo trattato, mesi fa, circa il bilancio del Comune di Reggio Calabria, sottoscritto e approvato con una certa leggerezza dai signori consiglieri. E dal nostro esposto è sorto un putiferio cui, finalmente, anche i rappresentanti dell’opposizione hanno dato seguito.

Oggi si apprende che quei fantomatici 150 milioni di euro, ancora nel limbo governativo, pare siano stati ascritti nel bilancio di previsione sulla base del solo decreto interministeriale di ripartizione del 6 aprile 2022. In poche parole: il Ministro ha approvato lo stanziamento, non lo ha reso operativo, ma il Comune lo ha inserito in bilancio già come acquisito.

Ma forse siamo noi che siamo esagerati, pignoli ed estremamente puntigliosi sul rispetto delle norme, peraltro dettate chiaramente dal TUEL. Ma, in verità, a noi sembra che si potrebbe paragonare la vicenda come nella pretesa di costruire un palazzo partendo direttamente dal primo piano, perché il costruttore ci ha detto che “certamente” le fondamenta le appronterà appena troverà un momento libero.

Naturalmente, qualcuno – si spera – avrà provveduto ad avvisare i signori amministratori che stanno commettendo un errore madornale, e che sarebbe opportuno stornare quella posta dal bilancio ed essere più concreti e realistici. Comprendiamo benissimo che si sta cercando in tutti i modi di evitare il dissesto, ma con i sistemi fantasiosi, è assai probabile che si induca, invece ad una accelerazione.

Comunque sia, il rebus verrà risolto in ogni caso entro la fine di questo mese quando, obbligatoriamente, il bilancio dovrà essere presentato alla Corte dei Conti. E solo dopo di allora sapremo se la città continuerà ad essere amministrata (?) dagli stessi elementi, oppure si dovrà andare ad elezioni per il nuovo Sindaco e la nuova Giunta».

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