mercoledì,Maggio 1 2024

Patto per Reggio, ecco chi scoverà gli evasori fiscali

Il capitolo riscossione rappresenta uno dei pilastri dell'accordo siglato dal Comune con il governo appena caduto

Patto per Reggio, ecco chi scoverà gli evasori fiscali

«L’Agenzia delle entrate ci è sembrata la scelta migliore per poter riscuotere il più possibile. Hermes continuerà la riscossione ordinaria e dovrà scovare gli evasori totali, come prevede il loro capitolato d’appalto, dovranno continuare a farlo». I chiarimenti, su un tema articolato e discusso animatamente nella commissioni e poi anche in consiglio, arrivano alla presentazione del Patto per Reggio dal sindaco ff Paolo Brunetti che, per i particolari, si affida alle parole del direttore generale Demetrio Barreca.

Col Patto per Reggio sono quasi 138 milioni previsti dall’erogazione del contributo del governo e il Comune con risorse proprie assicura una contribuzione dalla messa in campo di alcune azioni. Il Comune dovrà garantire un quarto, quindi quasi 34 milioni. Le azioni scelte dall’amministrazione riguardano azioni già presenti nel Dup con l’accordo Invimit che farà una ricognizione del patrimonio immobiliare e interventi per la valorizzazione.

Ricognizione del patrimonio immobiliare

Il comune di Reggio Calabria assicura, per gli anni dal 2022 al 2042, le risorse tramite «la valorizzazione delle entrate, attraverso la ricognizione del patrimonio, l’incremento dei canoni di concessione e di locazioni e ulteriori utilizzi produttivi da realizzarsi attraverso appositi piani di valorizzazione e alienazione, anche avvalendosi del contributo di Enti ed Istituti pubblici e privati. In particolare, dal 2022 si procederà alla cessione di immobili di proprietà dell’ente già inseriti nel vigente piano delle alienazioni e saranno avviate le procedure per l’alienazione di altri beni del patrimonio, così come indicato nell’allegato cronoprogramma, senza pregiudicare, comunque, la funzionalità delle pubbliche amministrazioni interessate».

Il direttore generale Demetrio Barreca fornisce le spiegazioni sul ruolo di Invimit. «Per la gestione del patrimonio abbiamo seguito la stessa via già tracciata da Napoli ossia il ricorso alla società Invimit che è a capitale interamente pubblico, in particolare è controllata dal Mef al cento per cento.

Abbiamo avuto già modo di effettuare confronti da remoto e direttamente e abbiamo atteso la sottoscrizione del Patto per poi formalizzare anche il ruolo esecutivo di questa società che prevede la creazione di un asset per gli immobili di proprietà del Comune che poi potranno essere alienati o valorizzati a seconda delle loro potenzialità. Tenendo conto che già all’avvio della gestione di questo fondo: il 30% del valore verrà erogato direttamente dall’Inail (che svolta l’attività di valorizzazione dei fondi).

Gli immobili saranno in comproprietà per il 70% del Comune e il 30% dell’Inail e saranno gestiti dalla società. In caso di alienazione, verrà disposto un avviso (previa stima del valore dell’immobile, esecuzione di lavori a carico di Invimit), seguirà un bando di asta pubblica a cui parteciperanno i vari soggetti interessati e la realizzazione della vendita andrà divisa 30% per Inail, e il resto al Comune».

Riscossione

Il capitolo riscossione rappresenta un altro dei pilastri del Patto siglato dal Comune di Reggio con il governo appena caduto. Barreca chiarisce «Per quanto riguarda da riscossione, più in generale, il potenziamento dell’attività di contrasto all’evasione esso resterà a carico della Hermes che potrà concentrare su questa parte i suoi sforzi. L’obiettivo è il miglioramento della riscossione coattiva perchè facendo emergere il sommerso la base imponibile su cui applicare aliquote, imposte e tasse si andrà a spalmare su una platea più ampia, teoricamente le imposte e le tasse comunali potrebbero diminuire. Hermes continuerà a gestire la riscossione spontanea, sollecita e la coattiva per la parte che l’Amministrazione, d’intesa con la società, riterrà di darle in parallelo alla gestione dell’affidamento di altri stock d’entrata all’Agenzia delle Entrate».

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