lunedì,Maggio 6 2024

L’addio al M5s, Dieni: «Decisioni dei vertici non mi appartengono più»

La vice presidente del Copasir parla di profondo disagio e aggiunge: «Non rinuncio alla politica, la farò da cittadina»

L’addio al M5s, Dieni: «Decisioni dei vertici non mi appartengono più»

«Oggi, pur con profondo rammarico, cristallizzo la mia decisone di lasciare il M5s». Lo afferma, in una nota, Federica Dieni, ormai ex deputata M5s e vicepresidente del Copasir. «E’ da tempo che le decisioni che vengono prese dai vertici – aggiunge Dieni in una nota – non mi appartengono più. Erano ormai troppe le scelte non condivise a cui mi sono attenuta per mera disciplina di partito, ma che hanno determinato in me un profondo disagio interiore e uno scollamento rispetto ad un progetto in cui non posso riconoscermi. Chi ha seguito la mia azione politica sa che non ho mai nascosto il mio disaccordo riguardo a molti temi cruciali che hanno toccato questioni importanti in ambito nazionale e locale. Ho condotto le mie battaglie a viso aperto. Ho tentato, dall’interno del Movimento, di portare avanti un confronto costruttivo, ma ogni volta che ho intrapreso la via del dialogo ho trovato solo un muro».

Per la parlamentare «un’idea ondivaga in politica estera, un utilizzo strumentale delle tematiche sociali, l’esasperante tatticismo che si è tradotto in una gestione barcollante della crisi di Governo» sono stati solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

«Ho aspettato il termine della legislatura per rispettare il voto degli elettori. So che alcuni critici sosterranno che questa mia decisione è dettata dalla rinuncia alla deroga sul limite dei due mandati. La realtà è che la mia distanza dall’attuale vertice era nota da tempo, sin dal precedente Governo».

Ora, per Dieni, è il momento di essere sinceri, soprattutto con sé stessi e trarne le conseguenze. «In qualunque modo la si voglia giustificare, la realtà è che il MoVimento 5 Stelle non esiste più. Ringrazio Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio per la grande opportunità che mi hanno dato nel consentirmi di servire il mio Paese in Parlamento e i tanti colleghi con cui ho condiviso importanti battaglie e, soprattutto, un’idea di cambiamento. Non rinuncio alla politica e continuerò a farla da cittadina, così come avevo iniziato, ripartendo dai problemi reali delle persone e dal mio territorio, con la stessa passione che mi ha sempre accompagnato».

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