sabato,Maggio 4 2024

Regione Calabria, Princi replica al consigliere Alecci: «Garantiti ausili ai disabili»

Avviato tutte le attività propedeutiche a garantire i giusti ausili e supporti agli alunni con disabilità riconosciuta

Regione Calabria, Princi replica al consigliere Alecci: «Garantiti ausili ai disabili»

«Com’è nostro primo pensiero nei confronti delle nostre giovani generazioni e così come previsto dai compiti istituzionali dell’ente, la Regione ha avviato tutte le attività propedeutiche a garantire i giusti ausili e supporti agli alunni con disabilità riconosciuta, al fine di vivere l’ambiente scuola come il miglior posto inclusivo in cui crescere. E lo ha fatto ancor prima dell’avvio del nuovo anno scolastico». Lo afferma Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale, con delega all’Istruzione, «che affida ad una nota ufficiale la risposta al consigliere regionale Ernesto Alecci che, a mezzo stampa, aveva attribuito alla Regione ritardi in merito all’erogazione dei fondi ai Comuni per predisporre negli istituti scolastici il servizio di assistenza specialistica in tema di disabilità».

«I nostri uffici si sono attivati già a luglio scorso per predisporre il Piano regionale per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2022/2023, ai sensi della Legge regionale n.27/85. Per poterlo elaborare, sulla base della popolazione scolastica residente in ogni Comune (60%) e sul numero degli alunni con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104/92 (40%), hanno chiesto alla Direzione regionale dell’Inps, tramite nota prot. n.317287 del 7 luglio, i dati aggiornati sulla presenza di studenti con disabilità fino al compimento del diciottesimo anno di età e disaggregati per Comune. Non avendo ricevuto alcuna risposta, la stessa nota è stata nuovamente inviata l’8 settembre, prima dell’avvio delle lezioni. Ad oggi, non rilevando alcun riscontro, i nostri uffici stanno continuando con quotidiani solleciti telefonici, in attesa di una risposta dettagliata», si legge nel comunicato della Regione.

«A scanso di equivoci, occorre ricordare che i fondi di cui alla legge regionale 27 del 1985 sono da intendersi quali contributi ai Comuni per i servizi di competenza degli stessi enti Locali, come ad esempio la mensa, i trasporti o i servizi residenziali. Tra questi servizi sono compresi quelli di assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione per le scuole del primo ciclo, che devono essere garantiti, in tempi brevi e certi, con personale adeguato e competente sulle specifiche tipologie di disabilità. Ormai da diversi anni la programmazione regionale stabilisce che è priorità irrinunciabile quella di garantire la presenza quotidiana a scuola degli alunni con disabilità, adottando tutte le misure organizzative ordinarie e straordinarie possibili, in una dimensione inclusiva vera e partecipata, al fine di favorire la qualità della didattica, avendo particolare cura delle speciali necessità e garantendo l’assolvimento dell’obbligo scolastico e ogni forma di facilitazione per il completamento degli studi, in un’ottica di corresponsabilità con i Comuni e le istituzioni scolastiche»,

«A scanso di equivoci, occorre ricordare che i fondi di cui alla legge regionale 27 del 1985 sono da intendersi quali contributi ai Comuni per i servizi di competenza degli stessi enti Locali, come ad esempio la mensa, i trasporti o i servizi residenziali. Tra questi servizi sono compresi quelli di assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione per le scuole del primo ciclo, che devono essere garantiti, in tempi brevi e certi, con personale adeguato e competente sulle specifiche tipologie di disabilità. Ormai da diversi anni la programmazione regionale stabilisce che è priorità irrinunciabile quella di garantire la presenza quotidiana a scuola degli alunni con disabilità, adottando tutte le misure organizzative ordinarie e straordinarie possibili, in una dimensione inclusiva vera e partecipata, al fine di favorire la qualità della didattica, avendo particolare cura delle speciali necessità e garantendo l’assolvimento dell’obbligo scolastico e ogni forma di facilitazione per il completamento degli studi, in un’ottica di corresponsabilità con i Comuni e le istituzioni scolastiche», ha spiegato la vicepresidente della giunta regionale Giuseppina Princi.

«Pertanto, per conoscere meglio la materia ed evitare segnalazioni strumentali, fini a se stesse invito chiunque, anche gli esponenti politici, ad interfacciarsi con i nostri uffici preposti che, in un consolidato spirito di collaborazione fattiva, hanno sempre dimostrato grande sensibilità e ampia disponibilità nel dare chiarimenti e fornire tutto il supporto necessario, soprattutto in considerazione della delicatezza e dell’importanza di questa materia che interessa i soggetti più vulnerabili», ha conclude la vicepresidente della giunta regionale Giuseppina Princi.

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