lunedì,Aprile 29 2024

Al via il Consiglio regionale: grandi manovre e tempi lunghi per le surroghe

Grande fermento per le sostituzioni che genereranno movimenti interni ai gruppi consiliari

Al via il Consiglio regionale: grandi manovre e tempi lunghi per le surroghe

Ha preso il via a Palazzo Campanella, con un’ora di ritardo, la seduta del Consiglio regionale convocata dal presidente Filippo Mancuso dopo la sosta settembrina dedicata alla campagna elettorale per le politiche. Proprio in tal senso occorrerà sostituire gli eletti in Parlamento tanto in giunta, dove Occhiuto attenderà la formazione del governo per l’avvicendamento in casa Lega e Fratelli d’Italia rispettivamente di Tilde Minasi e Fausto Orsomarso approdati a Palazzo Madama, quanto nell’assemblea dove hanno staccato il ticket per la Camera, l’azzurro Giovanni Arruzzolo e la leghista Simona Loizzo nelle fila della maggioranza, e Nicola Irto eletto al Senato per il Partito democratico. Surroghe e sostituzioni che genereranno movimenti interni ai gruppi consiliari che dovranno anche indicare i nuovi capigruppo per il Carroccio e per Forza Italia.

Grandi Manovre, tempi lunghi

Difficile immaginare i tempi precisi di questa operazione, considerato che i consiglieri eletti al Parlamento avranno un tempo definito per dimettersi per incompatibilità tra le due cariche, che in alcuni casi sarà sfruttato fino alla fine. Anche se, spifferi dal Palazzo, sostengono che i tempi delle surroghe possono essere dettati anche da colui che subentra in Consiglio, con una comunicazione alla Giunta delle elezioni che entro una settimana può procedere per affrontare il caso in questione.

Lunghi infatti sembrano i tempi per la surroga e quindi l’indicazione del capogruppo della Lega. A Simona Loizzo subentrerà Pietro Molinaro, con il quale la stessa neo deputata sembra avere un conto aperto per via del ricorso che lo stesso ha proposto – vedendoselo respinto per vizi formali – quale primo dei non eletti. In ogni caso sembra che si vada in direzione dell’indicazione del reggino Pino Gelardi per la guida del gruppo leghista. La soluzione libererebbe la presidenza della Commissione Antindrangheta che potrebbe andare allo stesso Molinaro, visto che l’area centrale della regione è ben rappresentata da Mancuso alla guida dell’assemblea e da Pietro Raso alla presidenza della Commissione Ambiente.

Si punta a mantenere gli equilibri territoriali in Forza Italia dove ad aspirare al ruolo di capogruppo c’è anche Giuseppe Mattiani, sicuramente tra i papabili per numero di voti ottenuti alle regionali, ma anche rispetto ai rapporti di forza tra le correnti azzurre. Mattiani d’altra parte sembra essere approdato in quota Cannizzaro dopo il raffreddamento dei rapporti con il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, che però potrebbe insistere su Michele Comito, cognato dell’attuale capogruppo Giovanni Arruzzolo, eletto alla Camera. Al suo posto in Consiglio rientrerà Domenico Giannetta che, nell’ipotesi di Comito capogruppo, da medico, potrebbe finire alla guida della Commssione sanità. Per quanto riguarda la giunta, tutto sembra dipendere dalle scelte che farà il neo senatore Fausto Orsomarso. Ormai da tempo sembra essersi cristallizzata l’ipotesi di lasciare a Cosenza l’assessorato in quota FdI e a Reggio quello in quota Lega. Tuttavia un altro dei papabili al subentro, Giovanni Calabrese, non molla.

Il sindaco di Locri è andato è andato a trovare il responsabile nazionale dell’organizzazione dei meloniani Giovanni Donzelli, con il quale intercorre un’antichissima amicizia, facendo pressione perché si possa intraprendere una via diversa da quella prospettata fino al momento. Candidato alle regionali e sfiorata l’elezione al Parlamento, Calabrese è ormai alla fine del mandato da primo cittadino. Perdere anche questo treno della giunta regionale potrebbe essere politicamente un disastro. Per questo il sindaco locrideo sta lavorando anche su Cosenza, sponda Lega, con la speranza di modificare le scelte del Carroccio e spingere verso la città bruzia la sostituzione nell’esecutivo di Tilde Minasi. Il problema per Calabrese rimane il fatto che a decidere le sue sorti sarà comunque Orsomarso che propende per l’amico Angelo Brutto, il cui solo ostacolo all’approdo in giunta potrebbe essere rappresentato dalla poca esperienza.

Ordine del giorno ricco

Per ciò che concerne l’assemblea di oggi, si torna in aula con un ricco ordine del giorno. Oltre a varie proposte di provvedimenti amministrativi d’iniziativa della Giunta sui Programmi comunitari e il Rendiconto d’esercizio 2021 dell’Ente per i Parchi marini regionali, tra gli argomenti più caldi sicuramente ci sono le norme in materia di Servizio idrico integrato, con la Sorical che si avvia a diventare il gestore unico; i ritocchi alla legge di Azienda Zero e gli incentivi ai medici per garantire i livelli essenziali di assistenza nelle unità di anestesia e rianimazione e nelle unità operative di pronto soccorso. Alcuni di questi provvedimenti sono contenuti nell’ennesima legge Omnibus approntata dal centrodestra per modificare vecchi e nuovi testi di legge che sicuramente non mancheranno di generare polemiche che in realtà sono già iniziate con le contestazioni del centrosinistra riguardo l’approccio del governo regionale al tema del gioco d’azzardo.

Da segnalare poi anche una mozione sull’attuale crisi energetica presentata da Antonio Lo Schiavo. Il consigliere del gruppo de Magistris presidente aveva già proposto la riunione dell’assemblea in seduta permanete per discutere di eventuali iniziative. Oggi formalizza il tutto con questa mozione.

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