Condanna Falcomatà, Fazio: «Dimissioni subito»

«La sentenza di condanna pronunciata dalla Corte di Appello reggina nei confronti del “sistema” clientelare della Giunta Falcomatá, rappresenta il manifesto principe della situazione attuale della nostra amata e martoriata città, tra gli ultimi posti circa la qualità della vita, nel novero delle città italiane». Così in una nota Antonino Carlo Fazio, esponente reggino di Fratelli d’Italia.

«Una città che sopravvive nel degrado più assoluto, tra cumuli di spazzatura, ormai arrivati a sfiorare i balconi dei primi piani delle abitazioni. Priva dei più elementari servizi che una città, che voglia dirsi vivibile, possa offrire, come l’acqua nelle abitazioni della maggior parte dei cittadini. Una città nella quale bisogna premunirsi di canotto o di una canoa pronti all’uso, perché – ad ogni pioggia – le più importanti arterie stradali si allagano, come nelle più degradate periferie delle sperdute città indiane».

«Una città in cui le Forze dell’Ordine faticano a mantenere il pur minimo controllo del territorio, con numerose zone da Far West in cui è venuto meno del tutto, tra parcheggi selvaggi, bike elettriche che sfrecciano ove non potrebbero e tirandosi via spesse volte qualche ignaro passante. Una città, in sintesi, con un forte incremento della microcriminalità, tristemente mortificata dal fenomeno dello spaccio di droga che ormai è possibile notare anche nelle zone centrali cittadine».

«Una città abbandonata, martoriata, denigrata ma, soprattutto, umiliata. Perché, se è anche vero che la mala gestione può essere un fatto opinabile o dettato da un giudizio fazioso e politicamente di parte, le sentenze giudiziarie invece ci danno un quadro storico di assoluta fedeltà dei fatti e, soprattutto, non si discutono. Le sentenze non hanno colore politico (così come ci hanno sempre voluto insegnare i compagni di Sinistra); le sentenze vanno accettate e rispettate (altro insegnamento che la Sinistra ha sempre ripetuto a pappagallo); le sentenze rappresentano una verità, seppur giudiziale, ma sempre di verità si tratta».

«Pertanto, alla luce della sentenza sopraccitata e vista la drammatica situazione in cui versa la nostra città, trovo inaccettabile che si possa continuare a farci amministrare da chi non è stato votato dai cittadini. Pertanto, chiedo formalmente che il f.f. Brunetti dimostri, con l’esempio, di avere alto senso di responsabilità e di rispetto delle Istituzioni e si dimetta subito, rimettendo Reggio Calabria nelle mani dei cittadini e permettendo agli stessi di poter vivere in una città guidata da un sindaco democraticamente eletto, mettendo fine a questa stucchevole commedia dell’arte, che non fa affatto ridere, ma che da troppo tempo fa piangere la città e tutti i reggini» conclude Fazio.

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