venerdì,Aprile 26 2024

Un anno di Consiglio tra decisionismo, alti e bassi della politica

A Palazzo Campanella un 2022 all’insegna dello strapotere della maggioranza che sostiene Occhiuto ma non sono mancati momenti di grande imbarazzo

Un anno di Consiglio tra  decisionismo, alti e bassi della politica

Quello che volge al termine, per la politica calabreseè stato un anno molto intenso, apertosi con l’elezione a palazzo Campanella dei grandi elettori che il 24 gennaio hanno partecipato alla tormentata rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. Appena due giorni dopo il Partito democratico calabrese con i lavori congressuali usciva da un lungo Commissariamento incoronando Nicola Irto quale nuovo segretario regionale dem.

Intanto, in Consiglio, dopo due mesi dall’insediamento di Roberto Occhiuto venivano insediate le Commissioni consiliari, vero luogo di confronto per la politica calabrese dove si sono consumati accesi scontri tra maggioranza e opposizione. 

L’unità su 106 e “Vertenza Calabria”

Uno dei punti più alti dell’attività del Consiglio regionale è però rappresentato dalla discussione del 28 febbraio sulla Statale 106 culminata con l’approvazione di una mozione unica che ha riacceso i riflettori sulla cosiddetta strada della morte, che nella legge di Bilancio appena varata in Parlamento ha trovato solo una parte del finanziamento occorrente per il suo ammodernamento. Ma il Consiglio ha sostenuto anche i punti della “Vertenza Calabria”, concordata dal presidente Occhiuto con le organizzazioni sindacali nazionali e regionali, in particolare sull’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e sul porto di Gioia Tauro.

Il decisionismo di Occhiuto e lo scontro coi sindaci

Ma il 2022 passerà alla storia anche se non soprattutto per il decisionismo del presidente Occhiuto che ha agevolato il riassetto degli organismi regionali che si occupano di beni primari, come la gestione delle risorse idriche e del ciclo dei rifiuti, con la pubblicizzazione di Sorical, uscita da un decennio di liquidazione e la creazione di ArriCal, l’Autorità regionale che si occuperà di rifiuti e risorse idriche. Il tutto mentre proseguiva, sullo sfondo di un continuo confronto col governo, la costituzione di Azienda zero per accentrare in un unico soggetto la gestione del comparto sanitario calabrese, a cui si è pensato di dare manforte, al termine di un accesissimo dibattito, con il reclutamento dei medici cubani e dei medici senza specializzazione.

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