Reggio, il Pd: «Altro che dimissioni, Falcomatà torni presto al suo posto»

«Un centrodestra del garantismo a corrente alternata. Siamo purtroppo di fronte all’ennesima caduta di stile da parte dei partiti di opposizione, che non avendo evidentemente argomento alcuno da portare all’attenzione pubblica, né proposte utili a contribuire fattivamente al governo della Città, attaccano a testa bassa di fronte ad una presunta occorrenza giudiziaria, ancora tutta da chiarire ed appurare, che riguarderebbe il sindaco Falcomatà. I partiti di centrodestra si rasserenino. Non solo la città proseguirà il suo percorso amministrativo secondo le linee di mandato premiate dai cittadini in maniera chiara e netta circa due anni fa, ma si prodigherà per rafforzare l’incisività dell’azione di governo allorquando, speriamo il più presto possibile, il sindaco tornerà alle sue legittime funzioni, purtroppo al momento sospese a causa di una legge ingiusta che l’intero arco costituzionale è concorde nel voler riformare». Cosi in una nota il Partito Democratico di Reggio Calabria risponde alle affermazioni rilasciate dai partiti del centrodestra cittadino.

«L’anno che ci apprestiamo a trascorrere sarà particolarmente importante e carico di opportunità per la comunità reggina – prosegue la nota del Partito Democratico – il 2023, infatti, segnerà la consacrazione di un’azione di governo sempre più incisiva ed efficace, da parte di una classe dirigente che, con umiltà e spirito di servizio, ha lavorato per il bene di Reggio riuscendo a fare riemergere, con notevoli sforzi, il Comune dalle sabbie mobili del Piano di riequilibrio, la misura lacrime e sangue programmata all’indomani dello scioglimento dell’Ente per contiguità mafiose, nel tentativo di ripianare debiti e lasciti delle spericolate amministrazioni dei primi anni duemila. Ed il merito principale, sicuramente, è da ascrivere al sindaco Giuseppe Falcomatà e alla sua squadra di governo, che hanno sempre tenuto la barra dritta per raggiungere un obiettivo difficile e apparentemente insperato».

«Confidiamo sia, il 2023, anche l’anno del ritorno a Palazzo San Giorgio del sindaco eletto, nella postazione che i reggini in maniera plebiscitaria gli hanno chiesto di occupare, per dare seguito e continuità alla volontà espressa dal popolo nelle consultazioni di due anni fa. Questi, infatti, sono stati gli anni in cui Reggio è riuscita, finalmente, a dotarsi di strumenti di programmazione fondamentali per il futuro della città. Sono stati anni, giusto per fare qualche esempio, in cui si è scelto di azzerare e cancellare il precariato al Comune, immaginando un Ente ormai prossimo ad inaugurare la stagione storica dei concorsi, delle opportunità, dando un impulso sostanziale all’attività amministrativa dell’ente che da qui ai prossimi, produrrà un miglioramento nella gestione dei servizi essenziali, raccogliendo anche i frutti della buona programmazione di questi anni».

«Insomma, la strada è ancora lunga – conclude la nota – ma il tempo è dalla parte di chi, con generosità e senza risparmio di energie, in questi anni ha lavorato per condurre Palazzo San Giorgio verso porti sicuri, superando le mille difficoltà dovute alle pesanti condizioni ereditate. Bisogna andare avanti, seguendo la linea tracciata e che ha riconsegnato fiducia, speranza ed una visione chiara di città. Sarà un buon 2023 per Reggio ed i reggini. Altro che dimissioni, il nuovo anno si apre con la speranza e la consueta determinazione necessarie a spingere ancora in avanti la città,  nella piena consapevolezza che tanto si è fatto e tanto altro ancora certamente si farà».

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