lunedì,Aprile 29 2024

Facoltà di medicina a Reggio, Versace e Brunetti replicano a Lamberti: «Iter già avviato»

I sindaci di Metrocity e Comune spiegano: «Mozione approvata a dicembre»

Facoltà di medicina a Reggio, Versace e Brunetti replicano a Lamberti: «Iter già avviato»

«La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria hanno già da tempo avviato l’iter per la creazione di un tavolo tecnico che punti all’istituzione di una facoltà di medicina e chirurgia all’Università Mediterranea di Reggio Calabria». Così i sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, Carmelo Versace e Paolo Brunetti rispondono alle parole di Eduardo Lamberti Castronuovo, rilasciate a Gazzetta del Sud.

Nell’intervista, Lamberti, che ha già espresso la volontà di candidarsi a sindaco di Reggio, afferma «Nessuno, che mi risulti, pare abbia preso posizione sull’eventualità di far tornare la facoltà di Medicina e chirurgia all’Università Mediterranea. Lo faccio io. Mi sembra corretto ribadire che questa facoltà faceva già parte dell’Ateneo reggino, sia pure con sede distaccata a Catanzaro». 

Obiettivo puntato

In realtà per i due sindaci facenti funzioni le cose non stanno come dice il medico, imprenditore ed editore. E infatti ricordano: «Da qualche mese ormai, su iniziativa del Consigliere delegato Giovanni Latella, le due amministrazioni stanno già operando su questo obiettivo, attivando un gruppo di lavoro per il raggiungimento di questo che sarebbe un traguardo qualificante per il nostro territorio, per il quale è necessario il contributo fattivo di tutti gli enti territoriali. Già nel corso della seduta del Consiglio Metropolitano dello scorso 14 dicembre l’aula di Palazzo Alvaro ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Consigliere Latella e protocollata nello scorso mese di novembre, oltre che pubblicamente dichiarata attraverso un apposito comunicato.

Prendiamo atto che oggi Eduardo Lamberti Castronuovo sia giunto alla medesima conclusione, avanzando a sua volta la proposta di istituzione di una facoltà di medicina nell’Ateneo reggino, che attraverso il lavoro attivato dal Consigliere Delegato Latella, è già in campo da qualche mese ed ha suscitato l’interesse e l’adesione di numerosi rappresentanti istituzionali a livello territoriale».

Veramente, lo scorso 5 dicembre, proprio Palazzo Alvaro, sede di Metrocity, si era levata la proposta di attivare un tavolo di lavoro per promuovere l’istituzione di un nuovo Dipartimento all’interno dell’Ateneo. «Dobbiamo essere ambiziosi – aveva affermato Latella – ed il momento è particolarmente propizio perché si possa proporre l’avvio di questo percorso. Certamente ci vorrà del tempo perché l’iniziativa possa andare in porto, ma ritengo sia giunto il momento di cominciare a lavorarci concretamente».

Un nuovo sostenitore

L’unione fa la forza. Almeno così sembra. Tanto che i due sindaci ff chiariscono: «Siamo pertanto soddisfatti che la proposta possa oggi vantare un sostenitore in più. Siamo convinti che in nome degli obiettivi più qualificanti per il nostro territorio, la politica e gli attori sociali possano e debbano far convergere i propri interessi e le proprie aspirazioni, costruendo attività sinergiche e promuovendo collaborazioni ed obiettivi comuni.

La proposta avanzata dal Consigliere Latella ha già riscosso l’interesse dell’Università e di altri enti territoriali, oltre al gradimento di tanti professionisti reggini che oggi operano nel campo medico lontano dalla nostra città. L’istituzione della Facoltà di medicina potrebbe essere infatti anche un’occasione per riportare sul nostro territorio tante rinomate energie professionali, di origini reggine, che oggi operano in giro per il mondo con i risultati più brillanti.

Oltre che un modo – concludono i due sindaci facenti funzioni – per formare nuovi medici, in grado di dare una mano attraverso competenza e professionalità, anche nel contesto di una sanità calabrese che in questi anni ha evidenziato tutti i suoi limiti, anche a causa dei numeri risicati di medici presenti nelle nostre strutture sanitarie».

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