Gioia Tauro, Alleanza gioiese: «Aprire il dibattito sul rigassificatore facendo partecipare i cittadini»

«Aprire il dibattito sul rigassificatore e allargarlo anche alla cittadinanza». È quanto propone il laboratorio politico Alleanza gioiese, costituito in vista delle prossime elezioni comunali, da Antonino Papalia, che ne è il coordinatore, Roberto Irrera (segretario) e Christian Carbone (portavoce). «Pur doverosamente premettendo che sulla costruzione o meno del rigassificatore il Comune non ha nessun potere se non quello d’impulso – continuano i tre – riteniamo fondamentale non restare inermi di fronte la costruzione di questa grande opera che sicuramente cambierà la geografia della nostra area industriale e della nostra città in generale».

Per il laboratorio politico, «abbandonando qualunque vessillo e bandiera di partito, è il momento di confrontarsi assumendo tutti il ruolo di semplici cittadini, entrare nel dibattito ed evitare che l’ennesima grande opera venga costruita a Gioia Tauro, senza la minima ricaduta sul territorio se non qualche unità lavorativa. E’ stato il destino del porto, quello del termovalorizzatore e quello del depuratore. Anche in quel caso Gioia Tauro, come si suol dire in gergo calcistico, “non ha toccato palla”. Innanzitutto crediamo sia opportuno capirne le funzionalità, i rischi e le opportunità per il nostro territorio, e per farlo è necessario favorire un tavolo di discussione in cui intervenga la componente tecnica e quella politica e dare vita a un confronto serio e serrato per sviscerare tutto ciò che riguarderà questa grande opera e la sua ricaduta sul territorio».

Per Alleanza gioiese «l’imperativo è scongiurare che venga costruita l’ennesima opera in un territorio senza che questo ne giovi minimamente in termini lavorativi, economici e sociali. L’invito è quindi rivolto ancora una volta alla politica cittadina, metropolitana e regionale. Costruiamo insieme il tavolo di discussione, senza divisioni di sorta e con una condizione “sine qua non” ovvero l’imparzialità. I “sì” e i “no” a prescindere hanno fatto il male del nostro territorio, e anche in questo è necessario fare un passo in avanti e affrontare con serenità e senza alcuna pregiudizialità tutto ciò che si inserisce nel nostro tessuto economico, sociale e urbano».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google