domenica,Aprile 28 2024

Consiglio regionale, ok al Programma Fesr-Fse 2021/2027: una sfida da tre miliardi di euro

Passa a maggioranza la presa d'atto del negoziato. Dalle minoranze l’accusa a burocrazia e politica sull’incapacità di spesa fin qui dimostrata

Consiglio regionale, ok al Programma Fesr-Fse 2021/2027: una sfida da tre miliardi di euro

Formalizzate le iscrizioni al Partito democratico dei consiglieri Antonio Billari e Amalia Bruni, insieme alla presa d’atto della guida del Gruppo misto in capo a Antonio Lo Schiavo, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha aperto i lavori dell’assemblea legislativa rivolgendo gli auguri alla Polizia di stato per il 171° anno dalla fondazione. «Un ringraziamento sentito – ha detto Mancuso – per l’importante lavoro che gli uomini e le donne della Polizia di Stato svolgono quotidianamente, a garanzia della sicurezza dei cittadini, e che è ben compendiato nel motto “esserci sempre”».
Domenico Giannetta (FI) chiede ed ottiene l’inserimento dell’ordine del giorno per la possibilità di proroga per i medici di medicina generale. Alla stessa maniera Ferdinando Laghi (deMa) chiede di discutere sugli sprechi alimentari.

Oltre tre miliardi da programmare

Tocca invece a Peppe Neri (FdI) illustrare la Presa d’atto della conclusione del negoziato per l’approvazione del Programma Regionale Calabria Fesr – Fse 2021-2027 con la Decisione della Commissione e l’Istituzione del Comitato di Sorveglianza 2021-2027. Che passa a maggioranza con l’astensione dell’opposizione. L’importo totale a disposizione della Regione Calabria è di oltre 3 miliardi, da suddividere nel perseguimento dei cinque obiettivi contemplati nell’ampio documento.

Il primo obiettivo verte sulla competitività, digitalizzazione e innovazione, e intende sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate per un importo di 680 milioni di euro. Il secondo obiettivo che contempla la transizione ecologica, vuole promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra, e potrà contare su 580 milioni e rotti. Il terzo obiettivo riguarda l’ambito dei trasporti regionali, la sicurezza e l’affidabilità delle connessioni, con l’intento di sviluppare e rafforzare una mobilità locale, regionale e nazionale, intelligente, intermodale, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile, migliorando l’accesso alla rete TEN-T e la mobilità transfrontaliera, per un importo di 413 milioni di euro.

Il quarto obiettivo, intende rafforzare l’efficacia e l’inclusività dei mercati del lavoro e l’accesso a un’occupazione di qualità, mediante lo sviluppo delle infrastrutture sociali e la promozione dell’economia sociale, ed ha a disposizione 920 milioni di euro. L’ultimo obiettivo, intende promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane una Calabria più vicina ai cittadini, con un importo a disposizione di 194 milioni di euro.

Per Raffaele Mammoliti (Pd) siamo difronte all’atto finale di un confronto in commissione e in Consiglio, e naturalmente «è un atto importante non solo per la quantità delle risorse, ma è un passaggio importante per le ricadute che si potrebbero avere da un uso responsabile di queste risorse». Il consigliere del Partito democratico lamenta la «mancanza di un’anima e di strategia politica» insieme ad una cabina di regia in grado di coordinare la quantità di interventi previsti, tenuto conto degli altri fondi (Pnrr in primis) in campo.

Antonio Lo Schiavo (Misto) si chiede quanto siamo riusciti a spendere nella scorsa programmazione e perché questa che si sta discutendo debba essere diversa. Il consigliere lancia una frecciata anche all’assessore Minenna «mai visto fino ad oggi». «Nicolai ha ammesso il fallimento della precedente programmazione», dice, rilanciando la grande sfida dell’ente ma anche dei comuni che non hanno la liquidità e le competenze per portare avanti progetti e bandi, che ancora in parte non ci sono. L’inversione di tendenza invocata da Lo Schiavo va giocata su una sorta di necessaria rivoluzione burocratica della Regione.

Davide Tavernise (M5s) si dice preoccupato per il rischio di perdere 776 milioni di euro della vecchia programmazione per assenza di bandi continuando a dare un’immagine di una Regione che non sa spendere. Infine, prendendo le mosse dall’esempio lombardo, il capogruppo cinquestelle chiede di prendere in considerazione la creazione di una Commissione per il Pnrr.
Pasqualina Straface (FI), evidenzia le difficoltà di questi anni che si ripercuotono sull’organizzazione burocratica. Abbiamo delineato, insieme all’autorevolezza del presidente Occhiuto, degli obiettivi strategici con la priorità di favorire la crescita del tessuto imprenditoriale locale promuovendo la crescita delle competenze». La creazione di nuove opportunità di lavoro rappresenta un’altra priorità, e una grande sfida sarà quella di ampliare la partecipazione delle donne.

Domenico Bevacqua, capogruppo del Pd, continua a puntare l’indice sulla mancata condivisione delle questioni: «Se i fondi venissero utilizzati per la depurazione che è un tema sentito e che migliora la qualità della vita dei cittadini, diremmo bravi. Ma in questo piano non scorgiamo scelte strategiche».
Antonello Talerico (Misto) accusa la minoranza di avere «una scarsa idea di cosa si voglia criticare e proporre».

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