Concorsi al Comune di Reggio, Cardia: «Il bando è contrario al Regolamento»
Il consigliere comunale di opposizione: «Questi bandi, così formulati, non faranno altro che appesantire l'iter dei concorsi, produrre contenzioso e allungare i tempi»
«Condivido in pieno le valutazioni politiche e tecniche compiute sul tema dei concorsi sia dalla senatrice Tilde Minasi che dal consigliere regionale Giuseppe Neri, che hanno posto l’accento sulle gravi lacune che questi concorsi da remoto pongono in termini di trasparenza, oggettività nelle valutazioni e costi sociali». È quanto afferma il consigliere comunale di opposizione del comune di Reggio Calabria Mario Cardia.
«Da consigliere comunale di opposizione – afferma – all’indomani della pubblicazione di questi ormai tristemente famosi bandi da remoto, ho acquisito copia del Regolamento comunale per l’accesso all’impiego approvato dalla Giunta comunale con delibera 5/2023. Dopo un’attenta verifica, ho potuto constatare che questi bandi di concorso contrastano con lo stesso Regolamento comunale e vi spiego il perché: l’ articolo 14, comma 1, lettera H del regolamento per l’accesso all’impiego approvato dalla stessa Giunta comunale prevede che il bando di concorso deve indicare la tipologia e le modalità di svolgimento delle prove che potranno essere effettuate digitalmente in presenza o da remoto. Ed invece i bandi di concorso, anziché indicare con chiarezza come si svolgeranno le prove da remoto, prevedono che le modalità di svolgimento saranno comunicate solo in un secondo momento, con un rinvio che di fatto rappresenta una vera e propria violazione del regolamento.
In sostanza, questa maggioranza contraddice se stessa, pubblicando dei bandi di concorso da remoto in violazione del regolamento comunale! Inoltre, nei bandi mancano anche le valutazioni da dare alle risposte, i criteri di valutazione delle eventuali domande a risposta aperta, tutti elementi che purtroppo determineranno una grande mole di ricorsi e quindi di ritardi, a danno della città, dei giovani e delle famiglie che da tempo attendevano di cimentarsi nei concorsi, per trovare lavoro nella propria città. Se l’intento di questa maggioranza era di semplificare e velocizzare le procedure, come mai si sono scelte le modalità da remoto? Come mai si è rinunciato a Formez? Questi bandi, così formulati, non faranno altro che appesantire l’iter dei concorsi, produrre contenzioso e allungare i tempi.
Ma c’è di più. Si tratta di concorsi che penalizzano le fasce più deboli della popolazione, poiché costringono i candidati a dotarsi di computer e altra strumentazione tecnica specifica, sostenendo quindi costi che, in questo delicato momento storico, tante famiglie e tanti giovani non possono permettersi. Quindi assistiamo purtroppo anche ad un totale disinteresse politico e sociale di Brunetti, Gangemi e di questa maggioranza nei confronti delle persone in difficoltà. L’ennesima pagina triste ed inaccettabile scritta da un’amministrazione di f.f. scollata dalla realtà cittadina e dalle esigenze dei più fragili».