lunedì,Maggio 6 2024

Regione, Bevacqua (Pd) solleva il “caso Calabrese”: replica a muso duro dell’assessore regionale alla Formazione

L’ex sindaco di Locri supera l’esame delle incompatibilità: «Il capogruppo del Pd è confuso, ora chieda scusa pubblicamente»

Regione, Bevacqua (Pd) solleva il “caso Calabrese”: replica a muso duro dell’assessore regionale alla Formazione

Mentre la scena politica nazionale è dominata dagli interrogativi sul futuro di Forza Italia del post Berlusconi, anche palazzo Campanella ricomincia a mettere in moto la macchina amministrativa dopo quasi due settimane di stop.
A Roma, il coordinatore nazionale degli azzurri, Antonio Tajani, in compagnia dei capigruppo al Senato e alla Camera Ronzulli e Barelli, e del rappresentante degli europarlamentari Martusciello, ha illustrato i passi che porteranno al Congresso di Forza Italia in ossequio all’articolo 19 dello statuto che prevede cosa si debba fare in caso di impedimento del presidente
E siccome non era previsto nulla di quello che è successo, va capito anche come questo lungo periodo che presumibilmente condurrà alle elezioni europee del 2024 verrà vissuto in Calabria, se quindi rimarrà intatta la leadership di Roberto Occhiuto o se si lavorerà a situazioni alternative.

In Giunta delle elezioni il “caso Calabrese”

Sul fronte più strettamente amministrativo c’è da segnalare la prima seduta d’insediamento del Consiglio delle Autonomie locali tenuta a battesimo da Filippo Mancuso: una volta insediato il Consiglio ed eletti, nella successiva seduta, il nuovo Presidente, il Vice e il suo l’Ufficio di Presidenza (composto da nove elementi) – il presidente dell’assemblea legislativa ha auspicato la programmazione di una seduta congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio delle Autonomie locali, per un esame approfondito delle problematiche che angustiano il sistema dei Comuni calabresi.

Nella stessa giornata si è tenuta anche la conferenza dei capigruppo e tutto fa intendere che a metà della prossima settimana si potrebbe celebrare una nuova seduta del Consiglio regionale. La data utile potrebbe essere il prossimo 22 giugno, ma per il momento si rimane ancora in attesa di conferma.
Infine, mercoledì scorso, si è riunita la giunta delle elezioni presieduta dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri per completare l’esame delle incompatibilità dei nuovi consiglieri e assessori. A tenere banco la posizione del titolare della delega al Lavoro, l’ex sindaco di Locri Giovanni Calabrese, passato per ora indenne dall’esame dell’organismo consiliare. A chiedere spiegazioni è però il Partito democratico che in una nota a firma di Domenico Bevacqua ha chiesto ad Occhiuto di fare chiarezza sulla vicenda dell’assessore Calabrese spiegando «come mai è stata assegnata proprio a lui la delega alla formazione nonostante fosse risaputo il suo coinvolgimento in alcune società di formazione».

«L’assessore – ha incalzato il capogruppo dem – risultava titolare di una società di formazione accreditata dalla Regione, che ha beneficiato anche di fondi regionali, e ha ricevuto dal governatore proprio la delega alla formazione. Non solo – continua Bevacqua – sarebbe un atto dovuto per capire quale sia la posizione del governo regionale rispetto a questa vicenda che, evidentemente, presenta fortissimi dubbi di opportunità politica che è quella di cui vorremmo discutere. Non sarebbe certo un atteggiamento condivisibile quello di girare la testa dall’altra parte facendo finta di nulla e rimettendosi soltanto a decisione di terzi che naturalmente saranno di natura esclusivamente giuridica e formale»

Calabrese: «Bevacqua confuso, chieda scusa»

A stretto giro di posta è arrivata la risposta dell’interessato: «In merito al comunicato stampa circa la mia incompatibilità diffuso dal consigliere Domenico Bevacqua ho ritenuto doveroso contattarlo telefonicamente, senza sottrarmi ad ulteriori spiegazioni come già documentato agli organi preposti. Un colloquio telefonico in cui il consigliere Bevacqua mi è apparso confuso e spiace che lo stesso capogruppo del Partito Democratico, nella qualità di componente della Giunta per le Elezioni, non abbia letto la documentazione relativa al sottoscritto e sia stato indotto ad una presa di posizione con divulgazione di notizie false e tendenziose circa la vita professionale ed il ruolo politico del sottoscritto».

Sembra non lasciare spazio a controrepliche la risposta di Giovanni Calabrese che si dice, pertanto, «obbligato a smentire la stravagante dichiarazione di Bevacqua», non avendo mai avuto a nessun titolo, alcuna società di formazione accreditata con la Regione Calabria per come formalmente verificato e dichiarato dallo stesso Direttore del Dipartimento Lavoro e Formazione con nota trasmessa alla Giunta per le elezioni.
«Anche il ruolo di amministratore unico della società chiamata in causa, era cessato per motivi di mera opportunità dopo il conferimento dell’incarico di assessore regionale da parte del Presidente Occhiuto che non comprendo perché debba fornire spiegazioni alle fantasiose richieste del consigliere Bevacqua.
Spero che il capogruppo del Partito Democratico voglia, in ogni caso, approfondire meglio la questione, fare una riflessione e – conclude Calabrese – formulare pubbliche scuse con le medesime modalità al sottoscritto, al Presidente Occhiuto e a Fratelli d’Italia».

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