mercoledì,Maggio 1 2024

Caulonia, sale la tensione nella maggioranza: «Promesse non mantenute, il paese è fermo»

Il gruppo “Dipende da noi” pronto a smarcarsi dal sindaco Cagliuso. Riccio: «I problemi vanno risolti, non condivisi»

Caulonia, sale la tensione nella maggioranza: «Promesse non mantenute, il paese è fermo»

Si fa sempre più teso il clima all’interno della maggioranza consiliare di Caulonia. A un anno dal voto che ha incoronato sindaco Franco Cagliuso, aumentano i mal di pancia all’interno della coalizione nata da un accordo politico tra i movimenti politici “Officina delle idee” e “Dipende da Noi”. «Ci determineremo di volta in volta sui provvedimenti in Consiglio comunale – ha espresso Vincenzo Frajia, che ricopre anche il ruolo di presidente del civico consesso cauloniese – Resto il garante dei consiglieri nel rispetto di tutto e di tutti. Siamo tenuto all’oscuro di tutto. Pentiti dell’accordo? Parlare con il senno del poi è facile, ma in quel momento era quanto di meglio si poteva fare. Pensavamo ad un coinvolgimento leale, purtroppo gli eventi hanno portato ad altre direzioni ed è mancata la condivisione su tutto. Siamo ancora qui per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che ci hanno dato fiducia».

La decisione del primo cittadino di lasciare fuori dalla giunta Maria Campisi, la candidata più votata con oltre 500 voti di preferenza, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Un gesto inspiegabile e anti-democratico – ha ribadito l’interessata – Ne abbiamo preso atto senza rivendicare altro. Ma ad oggi non ci sono aperture». Per Rocco Femia «L’accordo politico siglato lo scorso anno doveva essere paritario e doveva prevedere una pari dignità politica, non contentini».

Anima del movimento “Dipende da noi” è anche Ninni Riccio, già assessore e sindaco dell’antica Castelvetere, che al primo cittadino Cagliuso in conferenza stampa non le ha mandate a dire. «Il paese oggi è peggiorato sotto tutti i punti di vista – ha tuonato Riccio – niente di quanto promesso in campagna elettorale è stato mantenuto. Si fanno riunioni fiume e incontri pubblici per condividere i problemi, ma i problemi vanno risolti, non condivisi». Da amministratore comunale Riccio negli anni scorsi si è anche occupato del Tarantella Festival, e la scelta di connotare l’edizione 2023 con il termine “Pride”, riconducibile alle battaglie per i diritti delle persone Lgbt, non lo ha convinto. «Anche questa è stata una scelta non condivisa. Nel cast gruppi schierati politicamente tutti da una parte – ha evidenziato – scelti da chi ha votato Lega e dice di avere in tasca la tessera di Forza Italia. Noi non vogliamo che l’amministrazione cada domani, ma in questi mesi si sono calpestati i desiderata dei cittadini».

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