mercoledì,Maggio 1 2024

Lfa Reggio Calabria, il rup Barreca smonta le tesi di Ripepi: «Procedura in trasparenza»

Sui verbali non protocollati, ecco la spiegazione fornita dal direttore generale. Il presidente non convinto riconvoca Brunetti per la prossima seduta

Lfa Reggio Calabria, il rup Barreca smonta le tesi di Ripepi: «Procedura in trasparenza»

Affaire Reggina di nuovo in commissione Controllo e Garanzia al Comune di Reggio Calabria stamattina, presieduta da Massimo Ripepi. All’ordine del giorno della seduta i temi “Controllo atti amministrativi della procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse da parte di società sportive o associazioni sportive dilettantistiche, per l’iscrizione della squadra di calcio della città di Reggio Calabria al campionato nazionale di calcio serie D stagione sportiva 2023/24”, con l’audizione del sindaco ff Paolo Brunetti e il rup, il direttore generale, Demetrio Barreca. Il sindaco non è presente perchè a Roma per motivi istituzionali.

«Accesso agli atti fatto, la storia la conoscete, lo spirito è trasparenza e poter chiedere al rup che ha seguito parte tecnica e sl sindaco le motivazioni della sua scelta, se si avvale di una commissione può tenere o non tenere conto della commissione, l’anomalia dai verbali e il fatto che non è stata valutata terza proposta. E chiedere al Comune in che modo intende vigilare su procedure della società assegnataria (personale del Sant’Agata da tutelare, scuola calcio) che tipo di azione sta svolgendo». Il sindaco assente non potrà fornire oggi motivazioni, ma ci pensa Barreca a smontare, punto per punto, le perplessità del presidente Ripepi.

Al direttore generale, essendo stato fatta un avviso pubblico, al di là della scelta, non era necessario, il verbale della commissione non è protocollato con le posizioni dei commissari, quella di Consiglio (per l’importante parte della valutazione economica), Latella e Versace. E ancora, i commercialisti mandano un verbale redatto dalla sede della loro associazione, precisando che i business plan possono essere aleatori, ma il soggetto economico così non si può conoscere, ma bisonga controllare i bilanci della società.

Verbali e sottoscrizioni

Sulla decisione dell’avviso pubblico, Barreca chiarisce: «Il sindaco avrebbe potuto scegliere, come in altre circostanze, il soggetto da accreditare. La scelta di fare l’avviso è stata fatta per una continuità di trasparenza e conformità ai precedenti, come nel caso dell’avviso pubblico nel caso di Mimmo Praticò».

Sulla procedura «L’amministrazione si vincola a seguire questo avviso ed è stato fatto pedissequamente come stabilito, è stata prevista una commissione e non nego che ci siano state anche discussioni con gli altri componenti della commissione».

Dal punto di vista tecnico: «Il verbale non prevedeva la sottoscrizione di tutti i componenti, la regola principale di ogni sessione è che sia firmato il verbale da presidente e segretaria. Non faccio passi avanti -chiosa Barreca – senza acquisire gli assensi di tutti, ho mandato ai componenti per le vie brevi le richieste, non ho ricevuto osservazioni e ho proceduto. Per quanto riguarda l’ordine dei commercialisti le tre firme ci sono in quanto espressione di un organo e non dei singoli soggetti».

Barreca aggiunge inoltre che «Da nessuna parte è prevista una determina, la commissione l’ha selezionata il sindaco. Il dominus era il sindaco e il sindaco ha fatto seguito le procedure come previsto».

La terza proposta

«Il terzo soggetto che ha partecipato alla manifestazione d’interesse avrebbe potuto essere valutato solo solo se le due altre proposte pervenute tempestivamente non avessero avuto fondamento. Ma non è stato così. Oltretutto – chiarisce il direttore generale – la proposta non aveva rilevanza con documenti carenti e come investimento era molto inferiore rispetto alle altre due».

E ancora sulla parte tecnica: «I verbali non si protocollano mai, un atto si protocolla quando viene indirizzato a un destinatario- afferma Barreca – certo è che gli atti sono disponibili per chi fa accessi. Il verbale conteneva le analisi dei soggetti tenuti a farlo (per il Coni, il presidente Condipodero per l’aspetto sportivo e l’ordine dei Commerciasti per l’aspetto economico finanziario)». In relazione al mancato intervento del dirigente del Comune il dottore Consiglio che ha visto i piani che attengono ad una società privata, non al Comune, piani che non hanno aspetti pubblici. Il presidente del Coni ha evidenziato che il progetto scelto era nettamente superiore».

Per i commercialisti Barreca spiega: «i due progetti si equivalgono, appaiono sostenibili. Ma non è detto che una società, pur nella solidità, impegni il capitale sociale in questo progetto, potrebbe essere, come hanno dichiarato altri soggetti forti e solidi che hanno disposto di mettere somme solo in parte».

«Sulle questioni politiche penso che debba rispondere il sindaco» spiega Versace chiamato in causa. Motivazioni che non hanno convinto il presidente Ripepi che per il prossimo martedì ha annunciato di voler riconvocare la commissione per l’audizione del sindaco.

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